Ghepardo addio?

di Enrico Casale

Il ghepardo, uno dei simboli dell’Africa, si sta estinguendo. A lanciare l’allarme la National Academy of Sciences, un’organizzazione di ricercatori statunitensi.

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Una mamma ghepardo con i suoi cuccioli

Secondo gli esperti, il numero dei velocissimi felini sta diminuendo in modo preoccupante. Si stima infatti che, attualmente, solo 7.100 ghepardi vivano in natura in tutto il continente africano e in una piccola zona dell’Iran.

La causa de drastico calo del loro numero è legata alla progressiva riduzione del loro habitat, minacciato dall’invadenza dell’uomo. Il ghepardo, infatti, ha bisogno di grandi aree nelle quali muoversi e cacciare. L’antropizzazione del territorio in Africa, come in Asia (dove ne rimangono non più di una cinquantina), ha sottratto spazi vitali per il felino. A ciò si aggiungono anche il commercio illegale di cuccioli, il traffico di pelli e i continui attacchi da parte degli abitanti dei villaggi che abitano nelle zone in cui tradizionalmente vivono i ghepardi.

In Africa, sopravvive in Zimbabwe, dove però la popolazione è scesa da 1.500 nel 1999 agli attuali 1.300, in Kenya e Tanzania, nelle aree dei parchi Masai Mara e Serengeti, e in Angola, dove è stato lanciato un programma per tutelarli.

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Un ghepardo all’attacco

La National Academy of Sciences raccomanda che il ghepardo sia definita una specie «a rischio» e non «vulnerabile». Ciò permetterebbe una maggiore tutela e la possibilità di salvare un felino unico, uno dei simboli dell’Africa.

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