Camerun: amore Lgbt+ nelle diversità, una sfida alla legge e ai pregiudizi

di claudia
Christophe Ngalle Edimo Laure e Ada

L’amore nella diversità tra due donne in Camerun, Paese in cui sono vietati dal codice penale i rapporti intimi tra persone dello stesso sesso, è raccontato in “Laure e Ada”, un libro del francese di origine camerunese Christophe Ngalle Edimo, disponibile online e presto anche in Camerun, tramite l’associazione Adefho, guidata dall’avvocata Alice Nkom.

È proprio la carismatica Alice Nkom, durante un ricco incontro a Douala nel quale si è parlato di diritti umani, di democrazia, e della lotta per la depenalizzazione della legge contro l’omosessualità, ad aver presentato alla rivista Africa l’opera di Ngalle Edimo, illustrato dalla disegnatrice Nadege Guilloud Bazin.

Donna medico francese, Laure si ritrova in un villaggio del Camerun per conto di un’Ong. Il suo lavoro e la sua dedizione la fanno accettare ed apprezzare da tutti, a tal punto che il villaggio intero si schiererà per difendere l’amore tra lesbiche nato con Ada, una donna del posto. “L’amore tenero tra le due donne spinge a lanciarsi nel senso della protezione, non nella persecuzione”, sottolinea Nkom, che ha curato la prefazione del libro.

“L’amore tra una donna dalla pelle bianca, l’altra dalla pelle nera, l’una che proviene da un ambiente urbano, l’altra da un villaggio rurale, un medico intellettuale e una semplice contadina, narrata in questo libro, può davvero aiutarci a ad affrontare il tema dell’omosessualità, a fare un passo avanti nel nostro vivere insieme, e verso la depenalizzazione dell’omosessualità”.

Alice Nkom parla con Africa del libro Laure et Ada, durante un incontro a Douala

L’Associazione per la difesa dei diritti degli omosessuali (Adefho) è impegnata dal 2003 nella difesa dei diritti delle persone Lbgtq+ in Camerun e in Africa. L’instancabile lotta per la depenalizzazione dell’omosessualità è diventata l’attività principale dell’avvocato Nkom, che con fatica e dedizione continuare a difendere persone arrestate, molestate, aggredite a causa di un orientamento sessuale intimo.

La legge 347 bis è all’origine della maggior parte delle violazioni commesse contro gli omosessuali in Camerun, dove peraltro la società, soprattutto nelle grandi città, non si scandalizza più di tanto, è piuttosto abituata a rapporti volubili – la poligamia è riconosciuta dal diritto in Camerun – e lascia la sfera privata al privato. Secondo la legge, la persona colpevole di rapporto omosessuale rischia la reclusione da sei mesi a cinque anni e a una multa. “È un delitto illegale, introdotto nel codice penale in violazione del codice penale”, ha spiegato all’inviata di Africa  Alice Nkom. “L’articolo 2 del codice penale sancisce la supremazia del diritto internazionale sulle disposizioni penali in Camerun”. L’articolo è stato peraltro introdotto con ordinanza del 28 settembre 1972 dal regime del presidente Ahidjo, senza passare attraverso il processo legale di redazione della legge da parte del Parlamento.

Céline Camoin

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