16 novembre – Leone Jacovacci

di Pier Maria Mazzola
Leone Jacovacci

† 1983. Boxer italiano “ma” di madre congolese (e faticò non poco per ottenere la cittadinanza), campione europeo dei pesi medi nel 1928. Dopo il suo exploit, Mussolini volle cancellare il nero di Roma “sostituendolo” con Carnera. Su di lui è uscito quest’anno un documentario, Il pugile del Duce, dopo un libro del 2008 di Mauro Valeri: Nero di Roma. Storia di Leone Jacovacci, l’invincibile mulatto italico (Palombi).

«Il primo censimento dei neri in Italia avvenne nel 1938, se ne contarono 78, anche se erano molti di più, perché non si capiva bene chi dovesse essere contato; la legge dichiaratamente contro i meticci, pensata per le colonie, viene promulgata solo nel 1940 e stabilisce che il figlio di un genitore italiano e uno indigeno acquisisce solo la cittadinanza del secondo; una clausola di questa legge però precisa che i meticci nati prima del 1940 sono da considerarsi “ariani”: questo ci dice che prima di tale anno in Italia vi era una presenza non indifferente di meticci che dovevano essere in qualche modo salvaguardati. Jacovacci, nato nel 1902, costituisce un problema già nel 1928 perché arriva alla popolarità (grazie anche al “pregiudizio positivo” sui neri che caratterizza l’ambiente del pugilato: potenza, resistenza, forza bruta…) e mette in imbarazzo il regime che preferisce rispecchiarsi in campioni meno problematici: i bianchi Bosisio prima e Carnera poi». (Tony Saccucci, regista di Il pugile del Duce)

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