Tunisia, tornano gli attentati

di Enrico Casale
attentato in tunisia

La Tunisia è stata sconvolta da tre attentati, mentre il capo dello Stato, Beji Caid Essebsi, è stato colto da un grave malore. Ma andiamo con ordine. Ieri, 27 giugno, due kamikaze – un uomo e una donna – sono entrati in azione nel centro della capitale Tunisi, mentre un commando ha attaccato un’infrastruttura di teletrasmissione protette dai militari sul Monte Orbata, nel governatorato di Gafsa, circa 360 chilometri a sud-est della capitale. Il bilancio provvisorio degli attentati è di almeno un agente di polizia municipale ucciso e otto feriti.

Secondo quanto riferito dal ministero dell’Interno, un kamikaze si è fatto esplodere questa mattina al passaggio di una pattuglia della polizia tra la centralissima avenue Habib Bourghiba e rue Charles De Gaulle, vicino all’ambasciata di Francia. Il 29 ottobre scorso, sempre sulla avenue Habib Bourguiba, aveva avuto luogo un altro attentato terroristico ad opera di una donna kamikaze, Mouna Kebla, che aveva provocato 20 feriti.

La seconda esplosione si è verificata nel parcheggio dell’Unità nazionale per la lotta al terrorismo, nella zona di El Gorjani. Secondo le ultime informazioni a disposizione, il kamikaze ha atteso il momento propizio prima di entrare all’interno del parcheggio e farsi esplodere. Inoltre, nelle prime ore dell’alba un altro attacco ha avuto luogo a Gafsa, nel Sud del Paese, cuore dell’industria nazionale dei fosfati: un gruppo di militanti armati ha aperto il fuoco contro i militari posti a protezione delle infrastrutture di teletrasmissione sul Monte Orbata, senza provocare danni materiali o feriti.  Gli attentati sono stati rivendicati dallo Stato Islamico. Anche se la rivendicazione è tutta da verificare.

Sempre ieri, il presidente della Repubblica, Beji Caid Essebsi, 92 anni, è stato colto da un grave malore ed è stato trasferito d’urgenza all’ospedale militare di Tunisi. Nel fine settimana l’anziano capo dello Stato tunisino, leader del partito del fronte laico Nidaa Tounes, si era sottoposto a una serie di controlli medici definiti di routine.

 

 

 

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