Archeologi egiziani hanno riportato alla luce la tomba di un nobile vissuto più di 3000 anni fa. È l’ultima di una serie di importanti scoperte di reperti antichi. Ora l’Egitto spera che queste nuove scoperte possano rilanciare il turistico, importante fonte di valuta estera, ma duramente colpito dall’instabilità politica.
Nei pressi della città di Luxor, è stata rinvenuta la tomba di Userhat, un giudice del Nuovo Regno. In una delle stanze della tomba, gli archeologi hanno trovato una collezione di figurine, maschere di legno e una parte del sarcofago. Lo scavo prosegue in una seconda camera.
All’inizio di quest’anno, archeologi svedesi avevano scoperto 12 antichi cimiteri egiziani nei pressi della città meridionale di Aswan che risalgono a quasi 3.500 anni. A marzo, poi era stata portata alla luce in uno slum del Cairo una statua di otto metri che si crede rappresenti Psammetich I, che governò 664-610 a.C.
(19/04/2017 Fonte: Reuters)
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