Sudafrica, sit-in per chiedere la sospensione dei brevetti sui vaccini anti covid

di claudia

L’organizzazione Medici senza frontiere (Msf), insieme ad attivisti e organizzazioni della società civile, si è mobilitata questa mattina fuori dalle ambasciate di Stati Uniti, Belgio e Olanda a Tshwane, in Sudafrica, per chiedere di velocizzare le negoziazioni sulla sospensione dei brevetti e di altri diritti di proprietà intellettuale su farmaci, test diagnostici e vaccini utili per la risposta al covid-19.

Lo si apprende da un comunicato di Msf nel quale viene precisato che con questa mobilitazione, attivisti e società civile chiedono inoltre agli Stati Uniti di giocare un ruolo proattivo nel raggiungimento dell’accordo, dopo il sostegno annunciato dal governo all’inizio di maggio.

“Ci siamo riuniti sotto le ambasciate di Belgio e Olanda per consegnare un messaggio chiaro ai Paesi europei affinché non antepongano gli interessi delle case farmaceutiche alla vita delle persone e per porre fine all’ostruzionismo sulla deroga ai brevetti e agli altri diritti di proprietà intellettuale su farmaci, vaccini, diagnostici, e altre tecnologie mediche per tutta la durata della pandemia” ha detto Candice Sehoma, responsabile advocacy per il Sudafrica della campagna per l’accesso ai farmaci di Msf. “Nonostante Italia, Francia, Grecia e Spagna abbiano già deciso di supportare questa deroga, altri governi europei, che hanno forti legami con le aziende farmaceutiche, stanno scegliendo di anteporre gli interessi degli azionisti alla tutela della vita umana. Chiediamo ai Paesi europei che sostengono questa proposta di persuadere chi è ancora contrario affinché l’Ue si presenti compatta di fronte a questa importante decisione”, ha aggiunto.

Secondo Msf, la deroga sugli accordi Ttrips, legati ai diritti di proprietà dei vaccini, potrebbe aiutare a rimuovere le barriere legali per facilitare le manifatture nei Paesi a basso e medio reddito e ad aumentare la produzione e le forniture di strumenti medici come test e trattamenti.

Presentata un anno fa da India e Sudafrica, la proposta di deroga è attualmente sostenuta da 64 governi co-patrocinatori e supportata nel complesso da oltre 100 paesi. Nonostante decine di dichiarazioni di sostegno da parte di alcuni governi, la proposta è stata bloccata da un piccolo numero di paesi oppositori, inclusi paesi dell’Unione Europea (principalmente Belgio, Danimarca, Finlandia, Germania, Irlanda, Olanda e Svezia) oltre a Norvegia, Svizzera e Regno Unito, ricorda l’organizzazione medica.

“Gli Stati Uniti hanno preso la decisione importante e coraggiosa di sostenere la sospensione dei brevetti sui vaccini covid-19, ma non si stanno impegnando a livello globale per trasformarla in realtà”, ha affermato Avril Benoît, direttrice generale di Msf Usa. “Si tratta di un’opportunità storica e gli Stati Uniti devono svolgere un ruolo guida per dare concretezza a questo loro posizionamento potendo disporre di molti strumenti per affrontare la pandemia di covid-19, diversamente dai Paesi a basso e medio reddito, dove le persone continuano a soffrire e morire senza vaccini, test diagnostici o trattamenti. Non c’è tempo da perdere: gli Stati Uniti devono mantenere la loro promessa e garantire che venga adottata la deroga sugli accordi Trips”.

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