Senegal: Pont de Rosso, un ponte tra Europa e Africa

di Valentina Milani

Rosso è, dopo l’aeroporto di Dakar, il principale punto di ingresso in Senegal dall’estero. Questa cittadina affacciata sul fiume Senegal si specchia nella città omonima e gemella che si trova in Mauritania. Il confine tra i due Stati passa lungo il fiume. Le due Rosso si guardano da sempre ma fino ad oggi non si sono mai potute toccare veramente. A questo serve le Pont de Rosso, a collegare finalmente le due sponde, a semplificare la vita di residenti e viaggiatori e ad avvicinare l’Africa all’Europa.

Ridial Fall è un cittadino senegalese che vive in Italia. Ogni anno, in occasione del Magal di Touba, la più importante ricorrenza della confraternita Mouride a cui appartiene, torna in Senegal. In automobile. Passa per la Francia, attraversa la Spagna. Poi Gibilterra, il Marocco e la Mauritania. “Il passaggio dalla Mauritania al Senegal può diventare estenuante. Code per prendere il traghetto, tempi d’attesa lunghissimi, le operazioni doganali…”. L’idea di attraversare il fiume grazie a un ponte lo elettrizza. “Non è un’infrastruttura il ponte di Rosso, ma una necessità, un sogno necessario”.

Ieri, alla cerimonia per la firma che permetterà l’avvio dei lavori e la concretizzazione del sogno necessario, erano presenti esponenti del governo mauritano e di quello senegalese. Per Nouakchott c’erano Mohamedou Ould M’Haïmid, ministro delle Attrezzature e dei trasporti, e Mohamed Lemine Ould Dhehby, ministro delle Finanze; per Dakar, Mansour Faye, ministro delle Infrastrutture, dei trasporti terrestri e dell’accesso, e Abdoulaye Daouda Diallo, ministro delle Finanze e budget.
Poi c’erano ovviamente i rappresentanti delle diverse realtà che si sono impegnate economicamente sul progetto: Mohamed Chérif, country Manager della Banca Africana di Sviluppo per il Senegal, Irène Mingasson, ambasciatrice dell’Unione Europea in Senegal e Ramon Ynaraja, rappresentante della Banca Europea per gli Investimenti.

L’assenza di un attraversamento del fiume Senegal, confine naturale tra i due Paesi, ha rappresentato storicamente un grosso ostacolo alla mobilità delle persone e delle merci. Il ponte di Rosso collegherà 1.500 metri che separano le due sponde del fiume, facilitando i trasporti e il commercio, riducendo i tempi di percorrenza e abbassando i costi del trasporto. In una prospettiva più ampia, contribuirà inoltre, per estensione, allo sviluppo delle attività di trasporto lungo i corridoi transafricani Tangeri-Lagos e Algeri-Dakar, al fine di consolidare l’integrazione Sud-Sud tra Africa occidentale e Maghreb.

Il costo totale del progetto è di circa 88 milioni di euro comprensivo di una sovvenzione di 20 milioni di euro dall’Unione Europea, due prestiti per un totale di 41 milioni di euro dalla Banca Africana di Sviluppo a favore dei due Paesi e 22 milioni di euro dall’Unione Europea Investimento bancario. Il resto del finanziamento è fornito dai fondi di contropartita impegnati dai due Stati.

In occasione della cerimonia, Irène Mingasson, ha dichiarato: “Con un contributo a fondo perduto di 20 milioni di euro per i lavori di costruzione del ponte Rosso, l’Ue è un partner importante. Integrazione regionale dell’Africa occidentale”. Questo progetto di costruzione di ponti, ha aggiunto, contribuisce a rafforzare questa integrazione economica e sociale necessaria per lo sviluppo della regione: “Questo ponte è anche il collegamento tra il Mediterraneo e l’Africa occidentale e quindi con l’Europa. Può solo rafforzare il partenariato Africa-Europa. L’impegno dell’Ue a consolidare questa partnership migliorando le prestazioni di questo corridoio costiero si concretizzerà con la costruzione del ponte”.

Il ponte Rosso è un vero collegamento tra il Maghreb e l’Africa occidentale. La Banca Africana di Sviluppo ha mobilitato quasi 41 milioni di euro per migliorare la mobilità di persone e merci, a beneficio delle popolazioni.” Con il recente completamento del ponte Senegambia finanziato dalla Banca, il ponte Rosso completerà l’unico anello mancante nel corridoio Tangeri-Lagos. Questo progetto è un buon esempio di cooperazione tra donatori”, ha aggiunto Cherif.

“Il rafforzamento del trasporto transfrontaliero è essenziale per il commercio, l’attività economica e la coesione sociale. La Banca europea per gli investimenti è lieta di sostenere questo collegamento di trasporto prioritario, in collaborazione con Senegal, Mauritania, Banca africana di sviluppo e Unione europea” ha chiosato infine Fayolle. “Il progetto Pont de Rosso facilita la cooperazione internazionale e rafforza il commercio transafricano. Promuovendo lo sviluppo del settore privato (in particolare l’agricoltura), il progetto promuove il mantenimento e la creazione di posti di lavoro, e quindi contribuisce alla lotta contro la povertà”.

(Stefania Ragusa)

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