Pandemia, noi vediamo la luce. L’Africa no

di claudia

Il continente africano ha registrato nelle ultime due settimane un forte aumento dei casi di Covid-19. I dati preoccupano gli esperti di salute pubblico anche in relazione alla carenza di vaccini disponibili e alla loro distribuzione, che risulta quasi ferma.

di Angelo Ravasi

Colpita da un nuovo aumento dei casi di Covid-19, l’Africa, dove le consegne di vaccini sono quasi ferme, non è pronta per affrontare una terza ondata di pandemia. L’avvertimento arriva dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). “Molti ospedali e cliniche in Africa sono tutt’altro che pronti ad affrontare un drastico aumento del numero di pazienti critici”, ha avvertito il dottor Matshidiso Moeti, direttore regionale dell’Oms, aggiungendo, durante una conferenza stampa online, che “la minaccia di una terza ondata è reale e in crescita”. L’Africa ha ufficialmente più di 4,8 milioni di casi e 130.000 morti, secondo l’Oms, ovvero il 2,9% dei casi globali e il 3,7% dei decessi. Secondo un sondaggio dell’organizzazione condotto a maggio, le attrezzature sanitarie essenziali e il personale necessario per prendersi cura dei pazienti critici con Covid-19 sono tristemente inadeguati in molti paesi del continente africano.
Su 23 paesi, la maggior parte ha meno di un letto in unità di terapia intensiva ogni 100.000 abitanti e solo un terzo di essi dispone di ventilatori meccanici. In confronto, paesi come la Germania o gli Stati Uniti hanno più di 25 posti letto ogni 100.000 abitanti. “Il trattamento è l’ultima linea di difesa contro questo virus e non possiamo permetterci di lasciarlo cadere”, ha affermato il dottor Moeti. “Dobbiamo attrezzare meglio i nostri ospedali e il personale medico per evitare gli effetti peggiori di un aumento incontrollato del numero di casi”.

Secondo un comunicato dell’OMS, nelle ultime due settimane il continente ha registrato un aumento dei contagi del 20% rispetto alle due settimane precedenti. “La pandemia sta progredendo in 14 paesi e, solo nella settimana precedente, otto paesi hanno registrato un aumento di oltre il 30% nel numero di nuovi casi”, ha affermato l’organizzazione. Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo (RDC), è stata colpita alla fine di maggio da un aumento “esponenziale” dei casi, secondo l’ufficio locale dell’Oms. Il Sudafrica, ufficialmente il Paese più colpito del continente, ha inasprito le restrizioni sanitarie e ora ha più di 1,6 milioni di casi per 56.439 morti. In Uganda, il numero di casi è balzato del 131% in una settimana con focolai di infezioni soprattutto nelle scuole e un aumento dei casi tra gli operatori sanitari. Anche Angola e Namibia stanno assistendo a una crescita.

Allo stesso tempo, il continente sta affrontando una carenza di vaccini e le consegne sono quasi ferme, secondo l’Oms, che spera in nuovi arrivi nei prossimi mesi attraverso il dispositivo Covax, in particolare con un prossimo annuncio di 80 milioni di dosi dagli Stati Uniti. Sono stati ricevuti un totale di 48,6 milioni di vaccini e 31,4 milioni di dosi somministrate in 50 paesi. Solo il 2% degli africani fino a oggi ha ricevuto almeno una dose, mentre il 24% della popolazione mondiale è ora vaccinato. Sei paesi non si stanno ancora vaccinando, quattro sono in Africa: Tanzania, Burundi, Ciad ed Eritrea.

(Angelo Ravasi)

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