Oms: «Covid-19, l’Africa è a forte rischio»

di Enrico Casale
covid in Africa

L’Africa potrebbe diventare il prossimo epicentro della pandemia di coronavirus: è l’avvertimento lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dalla Commissione economica delle Nazioni Unite per l’Africa (Uneca). C’è stato infatti un forte aumento dei casi la scorsa settimana e a oggi si sono registrati oltre 18.000 contagi con quasi mille decessi. Le stime più pessimistiche delle due agenzie  parlano però di rapido diffondersi dell’epidemia che, nei prossimi tre-sei mesi, potrebbe portare a 10 milioni i contagi e ad almeno 300mila i morti.

Per ora, nel continente i tassi di contagio sono molto più bassi di quelli osservati in alcune parti di Europa e Stati Uniti, ma l’Africa non ha effettuato lo stesso numero di controlli e le cifre potrebbero essere molto sottostimate. Il continente, inoltre, non ha abbastanza ventilatori e letti in terapia intensiva per affrontare una pandemia, ha detto l’Oms, notando inoltre che il virus sembra diffondersi anche lontano dalle capitali dei diversi Stati.

Il Nord Africa è la regione più colpita. Algeria, Egitto e Marocco hanno avuto tutti più di duemila casi e almeno 100 morti. L’Algeria ha avuto il maggior numero di morti, con 348.

Nell’Africa subsahariana è il Sudafrica il Paese più toccato dal virus. Ha registrato infatti più di duemila casi, con 48 morti, mentre la nazione più popolosa del continente, la Nigeria, ha individuato 442 casi e 13 morti confermati, su una popolazione di circa 200 milioni di persone.

Perché ci sono meno casi rispetto a Europa e Stati Uniti? Il direttore dell’Oms,  Matshidiso Moeti, ha dichiarato al corrispondente della Bbc Global Health che i viaggi internazionali hanno avuto un ruolo fondamentale nel diffondere il contagio nel mondo. «Se si osserva la percentuale di persone che viaggiano, l’Africa è il continente che ha meno persone che si spostano fuori dal proprio territorio e ciò, almeno inizialmente, l’ha preservata», ha detto.

Ma ora che il virus si trova all’interno dell’Africa, secondo l’Oms, questo potrebbe diffondersi altrettanto rapidamente rispetto agli altri continenti. L’Organizzazione mondiale della sanità ha seguito l’epidemia di Covid-19 diffondersi dalle grandi città verso l’entroterra. Un fenomeno osservato in Sudafrica, Nigeria, Costa d’Avorio, Camerun e Ghana. Si è notato, però, che in una quindicina di Paesi africani il virus non si è diffuso molto, quindi, se questi Paesi adotteranno forti misure di isolamento sociale, potrebbero contenere il virus.

«Le proiezioni provvisorie dell’Oms – ha detto in conclusione il responsabile dell’Oms – suggeriscono che nei prossimi 3-6 mesi potrebbero essere infettate più di 10 milioni di persone, senza però tenere conto delle misure di salute pubblica che verranno messe in atto». Una statistica tragica condivisa dall’Uneca. Secondo questa agenzia, il Covid-19 potrebbe fare  almeno 300mila vittime africane e potrebbe spingere 29 milioni di persone verso l’estrema povertà. Per far fronte a questa emergenza, secondo Uneca, servono donazioni per almeno 100 miliardi di dollari.

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