Nigeria, i sussidi petroliferi costeranno più di nove miliardi l’anno

di claudia
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di Andrea Spinelli Barrile

Il programma di sussidi petroliferi della Nigeria potrebbe costare 4 trilioni di naira (circa 9,6 miliardi di dollari) da finanziare entro quest’anno: si tratta di un aumento enorme se comparato ai 443 miliardi di naira dello scorso anno, aumento dovuto all’aumento dei prezzi del petrolio causato dalla guerra Russia-Ucraina. Lo ha detto il presidente Buhari, ripreso dai media nazionali.

Buhari ha citato un aumento dei prezzi del petrolio, aggravato dall’invasione russa dell’Ucraina a febbraio, e una minore produzione di petrolio da parte della Nigeria: con il solo aumento dei prezzi del petrolio, si stima che i sussidi alla benzina possano costare fino a 7 miliardi di dollari all’anno.

“La decisione di sospendere la rimozione del sussidio per i carburanti in un momento di alti prezzi del greggio ha aumentato il costo del sussidio” ha detto Buhari, ripreso da Reuters. In una lettera aperta al Senato nigeriano il presidente ha chiesto ai legislatori di aumentare il benchmark del prezzo del petrolio 2022 a 73 dollari al barile, da 62 dollari, di ridurre la produzione di greggio prevista di 283.000 barili al giorno, ad un massimo di 1,6 milioni di barili, e di ridurre il costo dei progetti a monte finanziati dal governo federale.

Il governo nigeriano a gennaio ha revocato la promessa di porre fine ai suoi sussidi per i carburanti e li ha invece prorogati di ulteriori 18 mesi per scongiurare qualsiasi protesta in tal senso in vista delle elezioni presidenziali del prossimo anno. Tuttavia il prezzo del petrolio è salito alle stelle e la penuria di carburanti nel Paese ha aggravano la situazione in modo inaspettato. La Nigeria dipende quasi interamente dalle importazioni per soddisfare il proprio fabbisogno interno di benzina, anche se è il maggiore esportatore di petrolio greggio africano.

La Nigeria ha raccolto 1,25 miliardi di dollari in eurobond il mese scorso, nel tentativo di trovare denaro per finanziare il suo costoso programma di sussidi alla benzina a fronte delle limitate entrate petrolifere.

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