Nigeria, carceri stracolme di condannati a morte

di Valentina Milani

Di Valentina Giulia Milani

La Nigeria ha più di 52.446 detenuti in attesa di giudizio e 3.298 nel braccio della morte attualmente nei centri correzionali dei 36 Stati e del Territorio federale della capitale (Fct). Lo riferisce The East African riportando che gli attivisti per i diritti hanno continuato a lamentarsi della congestione delle carceri causata dai detenuti nel braccio della morte e dalle persone in attesa di giudizio.

Gimba Dumbulwa, Assistente del Controllore Generale del Servizio Correzionale Nigeriano (NCoS), ha confermato nei giorni scorsi che i detenuti in attesa di giudizio stanno sovraccaricando le strutture dei centri di detenzione.

In occasione di una conferenza di alto livello sul decongestionamento e l’amministrazione delle carceri ad Abuja, Dumbulwa ha affermato che alcuni dei detenuti sono rinchiusi senza processo da oltre 10 anni.

Al 9 maggio 2023, i detenuti in carcere erano 75.436 in tutto il Paese, mentre 52.446 erano in attesa di giudizio.

“Di questi, oltre il 70 per cento è rimasto in carcere a causa del ritardo con cui sono stati condannati e tenuti in custodia per più tempo del dovuto. Oltre 2.000 detenuti sono rimasti in carcere per più di 10 anni senza essere processati”, ha dichiarato.

La pena di morte è legale in Nigeria e viene ancora utilizzata come punizione per vari reati, come l’omicidio, il traffico di droga e la rapina a mano armata. Tuttavia, negli ultimi anni, il governo nigeriano ha dimostrato un certo grado di riluttanza nell’esecuzione delle condanne a morte, poiché l’opinione pubblica e gli attivisti dei diritti umani si sono mobilitati per chiedere l’abolizione della pena di morte.

Nel 2021, la Nigeria ha fatto un passo significativo verso l’abolizione della pena di morte quando il governatore dello stato di Lagos, Babajide Sanwo-Olu, ha commutato le condanne a morte di 2 detenuti in ergastolo. Inoltre, alcuni stati della Nigeria hanno adottato una moratoria sulla pena di morte, sospendendo temporaneamente l’esecuzione delle condanne a morte.

Tuttavia, ci sono ancora molti casi in cui la pena di morte viene ancora inflitta e eseguita in Nigeria, e gli attivisti dei diritti umani continuano a fare pressioni sul governo per abolirla completamente.

Nel sistema giuridico nigeriano, il processo penale si divide in due fasi: la fase di giudizio e la fase di appello. Durante la fase di giudizio, il tribunale ascolta le prove e le testimonianze dei testimoni e decide se il detenuto è colpevole o innocente. Se viene condannato a morte, il detenuto ha diritto a presentare un ricorso in appello.

Tuttavia, il sistema giuridico nigeriano è noto per i ritardi nella giustizia penale e gli abusi dei diritti umani, incluso l’uso di confessioni estorte con la tortura e la detenzione prolungata senza processo. Ci sono state anche segnalazioni di esecuzioni sommarie e ingiuste di detenuti nel braccio della morte in Nigeria.

In sintesi, l’attesa del giudizio nel braccio della morte in Nigeria può essere lunga e incerta, e il processo penale in generale può essere caratterizzato da violazioni dei diritti umani e ritardi nella giustizia.

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