Migranti morti sepolti a Tripoli

di Enrico Casale

I corpi di 46 dei 150 migranti deceduti nel Mediterraneo la scorsa settimana sono stati sepolti domenica a Est di Tripoli a Sidi Khelida. I migranti, in gran parte africani, sono annegati dopo che la loro imbarcazione si è rovesciata al largo della costa libica.

Il filmato mostra diverse persone che lavorano per costruire le tombe per i corpi. «Quarantasei persone, sono tutti i nostri fratelli, donne, mogli, bambini», spiega una delle persone che hanno scavato le tombe.

Diverse fonti, tra cui l’Unhcr, hanno riferito che l’incidente ha coinvolto un’unica barca di legno che si è rovesciata. A bordo c’erano circa 300 persone. Secondo quanto riferito, alcuni dei sopravvissuti sono stati trasferiti nel centro di detenzione di Tajoura dopo essere stati salvati da pescatori locali e guardie costiere libiche. L’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati l’ha definita «la peggiore tragedia del Mediterraneo» quest’anno.

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