Mauritania, nuovo accordo con l’Ue sulla pesca

di claudia
pesca in ghana

l governo mauritano e l’Unione europea hanno concluso le trattative per il rinnovo dell’accordo di pesca con l’Unione europea per un periodo di 5 anni. Attraverso tale accordo, i pescatori europei hanno l’autorizzazione a pescare annualmente circa 290.000 tonnellate di crostacei, pesci di fondo, tonni e pelagici nelle acque mauritane. L’Ue dedicherà 57,5 ​​milioni di euro all’anno a questo partenariato e verserà ulteriori 16,5 milioni di euro, ripartiti sulla durata del protocollo, come sostegno settoriale per l’attuazione della strategia nazionale mauritana attraverso misure approvate congiuntamente.

Con questo nuovo protocollo l’Unione Europea e la Mauritania ribadiscono la loro volontà di “generare più ricchezza e posti di lavoro in Mauritania, garantendo nel contempo la continuazione delle attività di pesca delle navi europee tradizionalmente operanti” nelle acque mauritane. In questo contesto, “il protocollo incoraggia la cooperazione tra operatori economici”.

Il nuovo protocollo prevede, tra l’altro, una modifica a breve termine della zona di pesca per la categoria dei piccoli pelagici, sulla base di un parere scientifico favorevole, già emesso dal comitato scientifico paritetico indipendente. “Questa misura migliorerà l’attrattività delle acque mauritane per la flotta europea, garantendo, attraverso l’adozione di un piano di gestione, la conservazione di questa risorsa”, riferisce l’agenzia ufficiale. Le autorità mauritane hanno già avviato l’elaborazione di questo piano di gestione, che sarà convalidato dal Comitato congiunto quanto prima dopo la conclusione del processo di adozione a livello nazionale.

Altre misure dell’intesa includono il miglioramento della raccolta dei dati attraverso l’applicazione di sistemi elettronici per il monitoraggio quotidiano e un migliore monitoraggio delle attività della flotta, definizioni chiare dei limiti di catture accessorie, disposizioni più dettagliate sull’osservazione scientifica, condizioni e requisiti migliori per i marittimi.

Il protocollo include anche un nuovo allegato specificamente dedicato alla trasparenza, che mira a facilitare la raccolta dei dati e la diffusione delle informazioni sulle attività di tutte le flotte operanti nelle acque mauritane.

Sono previste misure per facilitare e migliorare l’efficacia del sostegno al settore nei prossimi anni. In concomitanza con la Strategia nazionale per lo sviluppo del settore della pesca recentemente adottata dalla Mauritania, il protocollo definisce in anticipo le linee di intervento per l’assegnazione del sostegno settoriale, che sarà approvato durante il primo Comitato misto nei primi tre mesi di attuazione.

In tale contesto, viene prestata particolare attenzione alla ricerca scientifica, in particolare per quanto riguarda il monitoraggio rafforzato dello stato degli stock, anche attraverso l’attuazione di programmi di osservazione scientifica recentemente raccomandati dal comitato scientifico congiunto e dalle organizzazioni regionali di pesca interessate.

Sempre secondo le informazioni ufficiali, le azioni per proteggere gli ambienti e gli ecosistemi marini continueranno nell’ambito del nuovo protocollo attraverso progetti a beneficio dei parchi nazionali costieri. Sono ammissibili al finanziamento dell’Ue le azioni volte a rafforzare la capacità di controllo e monitoraggio delle attività di pesca, nonché le capacità dei servizi che attuano la nuova strategia nazionale.

Inoltre, parte dello stanziamento sarà utilizzato anche per migliorare e controllare le condizioni sanitarie durante la produzione e la trasformazione dei prodotti della pesca al fine di migliorare l’impatto economico a livello nazionale.

Infine, una specifica area di intervento sarà dedicata alle misure di sostegno alla pesca artigianale e alle comunità costiere, che ricevono anche altro sostegno europeo attraverso programmi di cooperazione bilaterale.

Rispetto all’attuale protocollo, le modalità di attuazione del sostegno settoriale sono state sia semplificate che rafforzate, per tener conto dei principi di trasparenza, efficienza, efficacia e sana gestione finanziaria. L’assegnazione sarà monitorata dal Comitato misto previsto dall’accordo, che si riunirà almeno una volta all’anno, e dal monitoraggio periodico delle attività svolte in collaborazione con la Delegazione dell’Unione europea a Nouakchott.

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