Mali, i retroscena sull’espulsione dell’ambasciatore francese

di claudia
joel mayer

Quasi un mese dopo l’ordine di espulsione da parte di Bamako dell’ambasciatore francese in Mali, il primo ministro Choguel Maïga è tornato sulla questione e, parlando con Radio France Internationale, ha accusato per la prima volta Joël Meyer di “essersi impegnato in attività sovversive” e di aver “preparato un piano per rovesciare il governo”. Rfi precisa che il premier non ha fornito alcun dettaglio del “piano” che l’ambasciatore francese avrebbe “preparato” per rovesciare il suo governo, nonostante le richieste di Rfi di dettagli.

di Valentina Milani

Joël Meyer è stato espulso dal Mali alla fine di gennaio. All’epoca, Bamako ha denunciato le osservazioni “oltraggiose” del ministro degli Esteri francese Jean-Yves le Drian, che aveva nuovamente descritto le autorità di transizione, emerse da due colpi di Stato, come “illegittime”. Bamako ha considerato queste osservazioni “oltraggiose” e ha ordinato all’ambasciatore francese di lasciare il Mali entro 72 ore.

Secondo quanto riportato da Rfi, un amico intimo di Choguel Maiga avrebbe detto che Joel Meyer stava conducendo “incontri segreti” con gli oppositori e che era soprattutto “in collusione con i militari del Mali” per “rovesciare il governo”. “Ci sono stati degli arresti”, “abbiamo delle prove”, ha detto la fonte precisando di non poter precisare l’identità degli arrestati, né presentare le prove in questione perché “è in corso un’inchiesta”.

Da parte francese – precisa Rfi – una fonte diplomatica respinge queste accuse descritte come una “invenzione” destinata ad alimentare “una politica di rottura con la Francia e l’Occidente”. Se questa fonte riconosce che politici e membri della società civile che non condividono la linea del governo sono stati invitati all’ambasciata, assicura che questi incontri fanno parte di una “normale” attività diplomatica. “Prima di diventare primo ministro, Choguel Maïga era lui stesso all’opposizione – ha detto la fonte a Rfi – ed è stato ricevuto all’ambasciata.

Lo scorso ottobre, l’ambasciatore della Comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentale in Mali, Hamidou Boly, è stato espulso per “azioni incompatibili con il suo status”. All’epoca, il diplomatico burkinabé era già stato rimproverato per gli incontri con i partiti dell’opposizione, la società civile o la stampa che intraprendevano “attività ostili alla transizione”, nelle parole del capo della diplomazia maliana Abdoulaye Diop. 

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