Guinea, “scioglimento del fronte per la difesa della costituzione viola libertà espressione”

di claudia

Lo scioglimento annunciato dalla giunta al potere in Guinea del Fronte nazionale per la difesa della Costituzione (Fndc) e la convocazione di un giornalista in un campo militare dimostrano che le autorità guineane stanno violando le libertà di espressione e di associazione secondo Amnesty International.

In una nota emessa oggi dall’organizzazione di difesa dei diritti umani si legge che Habibatou Gologo, vicedirettrice dell’ufficio di Amnesty International per l’Africa occidentale e centrale, ha dichiarato: “Le autorità di transizione guineane hanno deciso lunedì 8 agosto di sciogliere il Fronte nazionale per la difesa della Costituzione (Fndc), che descrivono come un “movimento di fatto” e lo accusano di essere “da sempre noto per la violenza contro le persone, il degrado e la distruzione di proprietà pubbliche e private e gli atti di incitamento all’odio”.

Amnesty International si dice pertanto sorpresa da queste accuse, poiché ha sempre monitorato e documentato le recenti manifestazioni dell’Fndc, che erano di natura pacifica. L’irganizzazione rileva piuttosto l’uso eccessivo della forza e della repressione durante queste manifestazioni.

“L’annuncio dello scioglimento dell’Fndc è una grave violazione delle libertà di associazione e di riunione pacifica riconosciute dalla Costituzione guineana” si legge nella nota. Secondo Amnesty L’Fndc ha svolto un ruolo fondamentale nella promozione e nel progresso dei diritti umani in Guinea.

Amnesty International chiede pertanto alle autorità di ripristinare l’Fndc e di garantire la libertà di espressione e di associazione, diritti sanciti dai trattati e dalle convenzioni internazionali sui diritti umani che la Guinea ha ratificato, nonché dalla Carta di transizione.

La decisione dello scioglimento – nota Amnesty – segue la notizia della convocazione, lo scorso fine settimana, di Mohamed Bangoura, editore del sito web di notizie “Mosaique”, nei locali della direzione dell’intelligence militare del quartier generale dell’esercito a seguito della pubblicazione di un articolo che incriminava l’esercito nella scomparsa di un camion contenente antidolorifici in un campo. Contemporaneamente, un altro giornalista, Mamoudou Boulère Diallo di Espace TV, è stato aggredito fisicamente da una squadra militare. Queste azioni costituiscono una regressione della libertà di stampa e della libertà di espressione.

“Amnesty International chiede alle autorità guineane di porre immediatamente fine alle restrizioni sproporzionate ai diritti alla libertà di espressione e alla libertà di associazione e di rispettare il diritto del popolo guineano e della società civile di esprimere liberamente le proprie opinioni, anche attraverso i media”, si legge nel comunicato.

Il Movimento Fndc (Fronte Nazionale per la Difesa della Costituzione) è una coalizione di organizzazioni della società civile e partiti politici che ha avviato una serie di manifestazioni nell’ottobre 2019 in Guinea per protestare contro la modifica o l’adozione di una nuova costituzione. Da allora, l’Fndc è stato al centro della maggior parte delle manifestazioni per denunciare diverse violazioni dei diritti umani, l’ultima delle quali risale alla fine di luglio, nonostante sia stata vietata dalle autorità.

Contestando questo scioglimento, la coalizione sta nuovamente programmando manifestazioni per il 17 agosto. C’è il forte rischio che questo venga vietato, dato che le autorità avevano deciso nel maggio 2022 di vietare tutte le manifestazioni nelle strade e nei luoghi pubblici.

Una fonte dell’Fndc sentita da InfoAfrica ha commentato lo scioglimento della coalizione da parte della giunta come “una notizia senza senso” riportando piuttosto l’attenzione a quella che ritiene essere la “vera notizia”, ossia l’appello a manifestare il 17 giugno. 

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