Guinea Bissau: taglia Usa su ex capo forze armate

di Valentina Milani

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha annunciato una ricompensa di 5 milioni di dollari per informazioni che portassero all’arresto o alla condanna di António Indjai, ex capo delle forze armate della Guinea Bissau. Il generale António Indjai è dal maggio 2012, a seguito di un colpo di stato avvenuto nell’aprile dello stesso anno in Guinea Bissau, soggetto alle sanzioni imposte dalle Nazioni Unite, che gli impediscono di viaggiare.

Secondo una dichiarazione rilasciata ieri dal portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price, António Indjai “ha guidato un’organizzazione criminale che ha partecipato attivamente al traffico di droga in Guinea Bissau e nella regione per molti anni, anche quando era a capo dell’esercito guineano”.

“António Indjai è stato visto come una delle figure destabilizzanti più potenti della Guinea Bissau, che opera liberamente in tutta l’Africa occidentale, utilizzando entrate illegali per corrompere e destabilizzare altri governi stranieri e minare lo stato di diritto in tutta la regione”, si legge nella dichairazione del dipartimento di Stato Usa.

Il Dipartimento di Stato sottolinea che, secondo un’accusa formulata a gennaio 2013, nell’estate del 2012 fonti della Dea (Drug Enforcemente Administration) l’agenzia antinarcotici statunitense) hanno avviato contatti con António Indjai e i suoi sodali in Guinea Bissau.

“Tra giugno e novembre 2012, António Indjai ha accettato di ricevere e immagazzinare diverse tonnellate di cocaina che presumibilmente apparteneva alle Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia), da vendere a beneficio delle Farc medesime”, si legge nella dichiarazione.

Il dipartimento di Stato afferma che António Indjai e i suoi collaboratori “hanno concordato che una parte della cocaina ricevuta sarebbe stata utilizzata per pagare i funzionari del governo della Guinea Bissau”

“Inoltre, Indjai e i suoi sodali hanno accettato di acquistare armi, inclusi missili antiaerei per le Farc, usando denaro della droga, e hanno fondato una società di comodo in Guinea Bissau per completare accordi illeciti di armi, destabilizzando ulteriormente l’Africa occidentale e l’America Latina”.

Il Dipartimento di Stato sottolinea che Indjai è stato accusato di cospirazione per narcoterrorismo, cospirazione per importare cocaina, cospirazione per fornire supporto materiale a un’organizzazione terroristica straniera e cospirazione per acquisire e trasferire missili antiaerei. 

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