Costa d’Avorio, progressi significativi nella parità di genere

di claudia
parità di genere

di Céline Camoin

Nel rapporto “Women, Business and the Law” pubblicato il 2 marzo 2023, la Banca Mondiale classifica la Costa d’Avorio tra i pochi Paesi che hanno realizzato importanti riforme a favore della parità di trattamento delle donne, sebbene il ritmo di queste riforme in tutto il mondo abbia raggiunto il livello più basso degli ultimi 20 anni.

La Costa d’Avorio – riferisce un comunicato del governo – ottiene un punteggio di 95 nel rapporto “Women, Business and the Law 2023” contro 83,1 in precedenza. La Costa d’Avorio si colloca così tra i migliori Paesi della subregione e persino del mondo in termini di parità di trattamento delle donne davanti alla legge.

Il Paese ha adottato misure per combattere la violenza domestica e revocare le restrizioni sull’occupazione femminile. Costa d’Avorio e Gabon sono gli unici paesi dell’Africa sub-sahariana ad aver ottenuto un punteggio superiore a 90.

Un risultato tanto più incoraggiante in quanto la Banca Mondiale denuncia una perdita di slancio per le riforme che frenano la crescita economica. L’Africa sub-sahariana ha compiuto notevoli progressi nell’ultimo anno, con oltre la metà delle riforme registrate a livello mondiale nel 2022: sette economie (Benin, Repubblica del Congo, Costa d’Avorio, Gabon, Malawi, Uganda e Senegal) hanno adottato 18 modifiche legali positive. La Costa d’Avorio ha ottenuto un punteggio di 100 per l’indicatore di imprenditorialità vietando qualsiasi discriminazione nell’accesso al credito.

Il guardasigilli, ministro della Giustizia e dei Diritti Umani, Sansan Kambilé, che ha assistito alla presentazione di questo rapporto, ha ricordato l’impegno del governo ivoriano per garantire la protezione e il pieno sviluppo delle donne. Il Paese, ha osservato, ha realizzato diverse riforme nei settori dell’imprenditoria femminile, del matrimonio e della remunerazione. Queste prestazioni, ha sottolineato il ministro, sono agevolate dalla Legge fondamentale dell’8 novembre 2016, che segna uno storico e decisivo passo in avanti. La costituzione ivoriana (in particolare i suoi articoli 4, 36 e 37) sancisce l’uguaglianza tra uomini e donne, protegge donne e ragazze da ogni forma di violenza.

Con la nuova Costituzione, il Paese ha effettuato una revisione del proprio sistema di testi. Sono state modificate, ad esempio, la legge sui matrimoni e quella relativa alle successioni.

Solo 14 Paesi sui 190 Paesi valutati hanno raggiunto la piena parità legale nelle otto aree (mobilità, lavoro, guadagni, matrimonio, genitorialità, imprenditorialità, patrimonio e pensionamento) che influenzano la partecipazione delle donne alla vita economica.

Nel 2022 il punteggio medio globale dell’indice prodotto dal rapporto “Women, Business and the Law” è aumentato solo di mezzo punto arrivando a 77,1 su 100, ciò significa che le donne godono in media appena del 77% dei diritti legali concessi agli uomini.

Si stima che siano ancora necessarie 1.549 riforme per raggiungere una sostanziale parità legale di genere in tutto il mondo in tutte le aree trattate dal rapporto. Ci vorrebbero almeno 50 anni per raggiungere questo obiettivo se non si fa nulla per accelerare il ritmo attuale. 

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