Botswana, il presidente vuole rivedere gli accordi sui diamanti con il Sudafrica

di claudia
diamante

Il presidente del Botswana Mokgweetsi Masisi ha detto ieri che il Paese potrebbe recidere i legami commerciali con il gigante dei diamanti sudafricano De Beers se i colloqui per rinegoziare gli accordi di vendita si rivelassero sfavorevoli al governo del Paese.

L’accordo di vendita del 2011, che disciplinava le condizioni di commercializzazione dei diamanti prodotti da Debswana, una joint venture paritetica tra il governo e De Beers, si è concluso nel 2021 ma è stato prorogato in accordo tra le parti, che hanno citato l’epidemia di coronavirus per spiegare il ritardo nella conclusione delle trattative. La proroga terminerà il 30 giugno prossimo.

Intervenendo a una manifestazione del Partito democratico del Botswana (Bdp), il suo partito al governo, nel villaggio natale di Moshupa, a circa 65 chilometri dalla capitale Gaborone, Masisi ha detto: “Se non raggiungeremo un accordo vantaggioso per tutti, ciascuna delle parti dovrà fare i bagagli e tornare a casa”. In base all’accordo del 2011, la società mineraria De Beers ha ricevuto il 90% dei diamanti grezzi prodotti nel Paese mentre il Botswana, il principale produttore di diamanti in Africa, ne ha ricevuto il 10%. Nel 2020, la quota del Botswana è stata aumentata al 25%.

Oggi “sappiamo come funziona il mercato dei diamanti e abbiamo scoperto che abbiamo ricevuto meno di quanto avremmo dovuto ricevere” ha detto Masisi, che ha parlato sia in inglese che in tswana: “Abbiamo anche scoperto che i nostri diamanti portano molto profitto e che l’accordo del 2011 non ci è stato favorevole” ha aggiunto, concludendo: “Vogliamo una quota maggiore dei nostri diamanti. Gli affari non possono andare avanti come prima”. 

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