Amnesty: «In Zambia diritti umani a rischio»

di Enrico Casale

In Zambia la situazione dei diritti umani sta degradando. A lanciare la denuncia è Amnesty International secondo il quale negli ultimi cinque anni si è assistito a “una repressione sempre più brutale dei diritti umani, caratterizzata da attacchi sfacciati a qualsiasi forma di dissenso”. Una situazione preoccupante, secondo il direttore ai Amnesty per l’Africa orientale e meridionale, Deprose Muchena, soprattutto in vista delle elezioni del 12 agosto.

Secondo Amnesty le proteste sono state fermate con “una forza letale e illegale” in mezzo a intimidazioni contro coloro che hanno denunciato la corruzione del regime. Amnesty afferma che gli ultimi cinque anni – sotto il presidente Edgar Lungu – sono stati segnati dalla censura dei media, dall’uso della “forza eccessiva” da parte della polizia, arresti e detenzioni, che hanno creato paura.

Amnesty ha anche affermato che un ragazzo di 15 anni è stato arrestato e accusato nel marzo dello scorso anno dopo aver criticato il presidente Lungu su Facebook.

Amnesty menziona anche l’uccisione di due persone durante un raduno di sostenitori dell’opposizione a dicembre e l’uccisione di uno studente due anni durante una violenta protesta.

«L’impunità è ora radicata in Zambia», afferma Amnesty, mentre chiede alle autorità di rispettare i diritti umani prima e dopo le elezioni di agosto.

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