Uganda, “legge anti-gay mina investimenti e turismo”

di claudia
lgbtq africa

La legge approvata nel 2023 dalle autorità ugandese contro l’omosessualità “potrebbe avere un impatto negativo sugli investimenti esteri, sui prestiti e sulle sovvenzioni, così come sul turismo”. E’ quanto ha dichiarato il Fondo monetario internazionale nella relazione diffusa dopo la quinta revisione condotta nell’ambito dell’accordo da circa un miliardo di dollari approvato nel 2021.

“La ripresa economica dell’Uganda sta accelerando, con una crescita prevista al 6% nel 2023-2024 e in aumento al 7% nell’anno 2024-202525 e nel medio termine”, ha reso noto l’istituzione finanziaria, annunciando l’esborso di circa 120 milioni di dollari.  “Condizioni finanziarie esterne più restrittive, un impatto maggiore del previsto della legge anti-omosessualità sulla disponibilità di finanziamenti esterni e sul turismo, e l’impatto degli shock climatici sull’agricoltura, potrebbero mettere a repentaglio la crescita e il raggiungimento degli obiettivi del programma – ha quindi ammonito l’Fmi – l’approvazione della legge ha causato reazioni negative tra i partner di sviluppo e i donatori, complicando il panorama dei finanziamenti”.

Lo scorso anno l’Uganda ha approvato una delle leggi più dure al mondo contro l’omosessualità, che prevede anche l’ergastolo per quanti sono riconosciuti colpevoli di atti omosessuali.

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