Terre d’Africa: a Milano una serata evento tra cultura, arte, moda, cibo, musica e teatro

di claudia

Venerdì 17 novembre a Milano, presso la Fonderia Napoleonica (Via Genova Thaon di Revel, 21) dalle ore 20.00 ci sarà una serata evento da non perdere alla scoperta dei colori e delle tradizioni del continente africano. Cultura, arte, moda, cibo, performance musicali e teatrali. Ingresso libero ma a tutti gli ospiti viene proposto un contributo da versare a favore del progetto Janghi che aiuta i bambini senegalesi talibé ad andare a scuola. La serata verrà inaugurata da Marco Trovato, direttore della rivista Africa, e Anna Alberghina, fotografa e appassionata collezionista di arte africana.

Basterà chiudere gli occhi per sentirsi trasportati sulle rive di un fiume, all’ombra delle mangrovie, oppure tra i banchi colorati di un mercato circondato dalla sabbia. È un viaggio inaspettato quello proposto alla Fonderia Napoleonica il prossimo 17 novembre con l’iniziativa Terre d’Africa: le mura in mattoni rossi di questa antica fabbrica nel cuore del quartiere Isola accoglieranno infatti i misteri, i colori, i sapori e i suoni provenienti dal Continente africano.

Una serata speciale che inizierà alle 20.00 inaugurata da Marco Trovato, direttore della rivista Africa, e Anna Alberghina, fotografa e appassionata collezionista di arte africana. A incorniciare l’evento due opere di grandi dimensioni dipinte dall’artista e architetto Alessandra Bia, un omaggio alle culture africane, alla loro dimensione spirituale, simbolica e di comunità dalle maschere tribali ai frattali, insieme ai due totem dell’artista Luisella Gandini con il suo studio LUBI ART. Sculture potenti che rappresentano le ossa della terra, le pietre e i sassi, striati di oro come fosse sabbia del deserto con al centro un cuore a simboleggiare la nascita dell’umanità.

Otto manichini disposti su piedistalli riempiranno la scena: abiti scultura realizzati dalla Scuola di Sartoria Il Teatro della Moda di Milano, vibranti suggestioni delle terre dove si trovano le radici del mondo, che prenderanno improvvisamente vita grazie alla Scuola di teatro Spazio Tempo.

Ma non si può parlare di Africa senza ascoltarne i suoni. Dire musica nelle Terre d’Africa è come dire anima: non esiste azione quotidiana o circostanza che non sia scandita da un ritmo musicale; non esiste etnia che non abbia una sua danza, un suo canto. Nella musica sono riposte speranze, attese e alla musica sono affidate anche denunce di diritti negati.

Naby Eco Camara

Toccherà allora al dj Sinverguenza, giovane promessa internazionale della musica afrohouse, accompagnare con la sua energia tutta la serata, mentre il grande musicista Naby Eco Camara si esibirà durante la sfilata di abiti della sartoria sociale Kechic e degli allievi del Teatro della Moda: le modelle si muoveranno sulle note del suo balafon, strumento dalla storia antichissima: uno xilofono ricavato dal legno di palissandro, unito con cordami e resine a zucche svuotate, che fungono da cassa di risonanza.

Nel cortile della Fonderia ci sarà un food truck senegalese: d’obbligo un assaggio di mafe, il piatto tipico a base di riso e salsa di arachidi, e poi lo zighinì al corner del ristorante eritreo Savana. Per tutti disponibile la lettura dei tarocchi e le pitture henné sulle mani.

L’ingresso all’esposizione è libero ma a tutti gli ospiti viene proposto un contributo da versare a favore del progetto Janghi che aiuta i bambini senegalesi talibé ad andare a scuola.

Per maggiori info: Valeria@tree-ideas.it

Condividi

Altre letture correlate: