Tanzania | Sciolto il Parlamento, si va alle urne

di AFRICA
Magufuli

Il presidente della Tanzania John Magufuli ha sciolto il parlamento per consentire le elezioni generali di ottobre e ha promesso che il voto sarà «libero ed equo» in un Paese in cui l’opposizione continua a denunciare un clima di paura e repressione.  Magufuli, che da quando è entrato in carica alla fine del 2015 ha affrontato la corruzione ma con uno stile autoritario che gli è valso forti critiche, ha invitato gli attori politici a «evitare insulti e violenza» durante la campagna. Il Parlamento ha dovuto essere sciolto, conformemente alla Costituzione, per consentire lo svolgimento di elezioni presidenziali e legislative. La data delle elezioni non è stata ancora fissata. Magufuli dovrebbe correre per un secondo mandato di cinque anni.

Lo scioglimento del Parlamento arriva una settimana dopo l’aggressione ai danni del leader del principale partito di opposizione, Freeman Mbowe, «motivato da ragioni politiche» secondo il suo partito, Chadema. Mbowe, che ha annunciato che avrebbe cercato di essere nominato dal suo partito come candidato presidenziale, ha dovuto essere ricoverato in ospedale. La rappresentanza dell’Unione Europea in Tanzania ha descritto l’attacco di Mbowe come «un attacco alla democrazia».

Da quando il presidente Magufuli è salito al potere, le sparizioni e gli assalti ai critici del governo e del capo dello stato si sono moltiplicati. L’ex deputato Tundu Lissu, che sarà anche candidato alle primarie per Chadema, era stato vittima di un tentato omicidio nel settembre 2017. Chadema e altri partiti dell’opposizione, tra cui l’Alleanza per il cambiamento e la trasparenza (ACT-Wazalendo), hanno chiesto che le elezioni siano supervisionate da un organo indipendente per garantire la trasparenza.

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