Senegal, Macky Sall in difesa delle foreste di Casamance

di claudia
foresta senegal

“La difesa delle nostre foreste è una delle principali missioni attualmente in corso per difendere la foresta di Casamance. Le mie istruzioni erano molto chiare, non possiamo più accettare che in Casamance venga abbattuto un solo albero per essere esportato fuori dai nostri confini”: lo ha detto il presidente senegalese Macky Sall  nel discorso pronunciato ieri a Dakar alla fine della cerimonia di celebrazione del 4 aprile, anniversario dell’accordo per l’accessione all’indipendenza del 1960.

In Casamance, regione meridionale del Senegal separata dal resto del Paese dal Gambia, è in corso un’offensiva militare dal 13 marzo scorso contro i ribelli del Movimento delle Forze Democratiche della Casamance (Mfdc) capeggiati da Salif Sadio.

Il traffico di legname è dilagante nella regione, ma sono molteplici gli attori coinvolti in questo saccheggio che non può aver luogo senza una complicità di alcuni esponenti delle autorità locali. Il giornale senegalese Sud Quotidien, in un articolo di fine gennaio, parlava di rete organizzata in cui sono coinvolti “cinesi e indiani stabiliti in Gambia e talvolta in Guinea-Bissau, talvolta con la complicità delle popolazioni locali e di elementi armati appartenenti al Mfdc”.

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