Senegal, il design italiano in mostra a Dakar

di claudia

di Gianfranco Belgrano

Erano oltre una settantina rappresentanti istituzionali, imprenditori, designer e Ong, senegalesi e italiani che hanno partecipato all’Italian Design Day celebrato anche a Dakar per condividere expertise ed eccellenze italiane nell’ambito del design, dell’architettura, dei prodotti di consumo e della produzione industriale.

A Dakar, alla presenza della sottosegretaria della Transizione ecologica Ilaria Fontana e dell’Ambasciatore italiano Giovanni Umberto De Vito l’appuntamento si è tenuto a margine del nono Forum mondiale dell’acqua.

L’evento è servito a presentare la candidatura di Roma all’Esposizione Universale 2030 e ha visto la presenza da parte senegalese del capo di gabinetto del ministero dell’Urbanizzazione Abass Ndiaye.

L’Ambasciatore De Vito ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa in Senegal, “nostro partner e amico privilegiato” in Africa Occidentale. “E’ un grande onore poter contare sulla presenza di membri del Governo italiano e senegalese per questa occasione che valorizza la creatività delle nostre imprese, applicata ad un settore economico e dinamico dove la collaborazione bilaterale offre un grande potenziale”. A sua volta la sottosegretaria Fontana ha sottolineato che “riutilizzare, aggiustare, rinnovare e riciclare i materiali e i prodotti esistenti è oggi un’esigenza parallela allo sviluppo di quelli nuovi con una sempre più stretta collaborazione tra designer e produttori”.

In quest’ottica è stato presentato “Monolyto”, un prodotto di successo di design italiano in Senegal. Realizzato nella regione di Dakar a partire da un brevetto italiano dalla creatrice Maddalena Martigli, “Monolyto” è un’armatura in plastica riciclata che sostituisce i mattoni in cemento. Una soluzione ecosostenibile, innovativa, che riduce l’impronta di carbonio grazie a un prodotto più leggero e più solido del mattone tradizionale. A seguire, la presentazione di Elena Bonometti, Ceo dell’Ong Tostan che ha scelto “Monolyto” per costruire il nuovo centro di formazione professionale a Thies.

Posizioni concordanti sono state espresse sulla necessità di politiche in favore di un’economia circolare e sulla collaborazione italo-senegalese in materia di architettura sostenibile, così come le sinergie tra innovazione tecnica e uso di materiali da costruzione locali, utilizzati in primo luogo per progetti italiani di cooperazione allo sviluppo in Senegal.

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