Onu: «Covid-19, emergenza fame»

di Enrico Casale
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Il Covid-19, oltre a rappresentare una minaccia dal punto di vista medico, può trasformarsi in un’emergenza sociale. A lanciare l’allarme sono le Nazioni Unite. Secondo i responsabili del Palazzo di Vetro, la pandemia di coronavirus potrebbe quasi raddoppiare il numero di persone che, in tutto il mondo, soffrono di fame acuta. I più colpiti potrebbero essere il Sud Sudan e la Rd Congo.

In un rapporto riservato, il World Food Programme delle Nazioni Unite ha affermato che il virus potrebbe essere catastrofico per milioni di persone le cui vite sono già sospese da un filo. A rischio sono coloro che vivono alla giornata. Chi esce la mattina e, attraverso lavori informali, si procura il necessario per mangiare. In sostanza chi non ha garanzie e deve sbarcare il lunario. Il lockdown che li blocca nelle loro umili abitazioni rischia di essere dannoso più del virus. Nelle grandi township sudafricane l’insofferenza è già palpabile. Missionari che vivono e lavorano sul luogo parlano di lunghissime fila davanti ai pochi centri che distribuiscono cibo e bevande.

Sempre secondo il rapporto del World Food Programme, il numero totale di persone con carenze alimentari potrebbe passare dai 135 milioni dell’anno scorso a oltre 250 milioni nel 2020.

La maggior parte di esse vivono nei 10 Paesi già colpiti da conflitti, crisi economiche e cambiamenti climatici: Yemen, Siria, Sud Sudan, Rd Congo, Venezuela, Haiti e Afghanistan.

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