Nigeria, il Festival Sango Oyo è ora patrimonio mondiale Unesco

di Valentina Milani

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco) ha iscritto il Festival nigeriano di Sango Oyo nella lista del Patrimonio Mondiale.

Il Festival del Sango di Oyo è un culto ancestrale che si svolge a Sango, in Nigeria, nei pressi dell’antico Tempio Koso. “Il festival di dieci giorni – si legge sul sito di Unesco – è fortemente connesso alle istituzioni sociali, religiose, culturali e politiche dello Stato di Oyo. Si tiene in commemorazione di Tella-Oko, il terzo alaafin (re) dell’Impero Oyo. Si ritiene che sia l’incarnazione del mitico Sango, la divinità yoruba del tuono e del fulmine. Quando il festival inizia alla vigilia del Capodanno Yoruba in agosto, i devoti e i seguaci di Sango condividono e mangiano igname novello arrostito e olio di palma. Persone di ambo i sessi si intrecciano i capelli e si vestono di rosso, indossando perline bianche e rosse intorno al collo e ai polsi. Il festival comprende diversi riti e prevede canti, racconti, percussioni e danze”.

Il Commissario per la Cultura e il Turismo dello Stato nigeriano di Oyo, Wasiu Olatubosun, ha dichiarato che lo Stato e la Nigeria sono stati classificati tra i Paesi del mondo “come giganti dell’industria del turismo e, di conseguenza, della proliferazione culturale”.

Secondo il Commissario, il prossimo Sango Festival nella città di Oyo, che si terrà nell’agosto del 2024, vedrà quindi la partecipazione di oltre duemila turisti internazionali provenienti da 167 Paesi dell’Unesco.

Ha aggiunto che il riconoscimento serve a mettere in luce “la ricca storia della diversità culturale della Nigeria e il significato del Sango Oyo Festival nel preservare e mostrare il patrimonio della Nigeria, riconoscendo così l’importanza dell’elemento cultural”e.

“Il Sango Oyo Festival incarna lo spirito di unità, tradizione, resilienza e colore che definisce la nostra nazione e che funge da faro che unisce un popolo con una vivacità culturale sulla scena globale”, ha detto.

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