«Migrazioni, Ue, così non va»

di Enrico Casale
Migranti

L’Unione europea non sta facendo il suo dovere nell’affrontare il problema delle migrazioni nel Mediterraneo. A lanciare la dura accusa è il primo Rapporto sulle migrazioni presentato dal Forum tunisino per i diritti economici e sociale (Ftdes), Ong tunisina.

«Una nuova esperienza di contributo alla riflessione sui problemi emergenti in un contesto di mondializzazione feroce che marginalizza le popolazioni più vulnerabili e ipoteca il futuro delle future generazioni con la logica del guadagno immediato e del primato degli interessi politici e finanziari dominanti», è scritto sulla presentazione del rapporto.

Si tratta di una pubblicazione curata da vari esperti che affronta in particolare i temi della mobilità, dei problemi dei visti e la lotta contro la tratta di esseri umani nel contesto della migrazione irregolare che ha fatto della Tunisia un ponte verso l’Europa.

Secondo Mohamed Limem, ricercatore nelle politiche migratorie per il Ftdes, intervistato dall’agenzia Anda, i Paesi dell’Ue «non rispettano i diritti relativi alla migrazione poiché il visto è diventato, per loro, uno strumento di esclusione che integra il mancato rispetto dei diritti umani».

Lo spirito dei vari contributi al volume appare sempre critico nei confronti delle politiche Ue nel Sud del Mediterraneo, basate sull’aspetto della sicurezza delle frontiere, ma anche rispetto alla legislazione tunisina sul tema della mancata approvazione della legge sul diritto di asilo. Limem ritiene infatti che la proposta di legge elaborata dal governo sul diritto di asilo non sia conforme alle norme internazionali e comprenda articoli che non rispettano i diritti umani, sottolineando la necessità di modificarli.

«Le inchieste del Ftdes sulle indegne condizioni dei richiedenti asilo e dei rifugiati nelle differenti regioni in Tunisia, nei centri di Medenine o Tunisi, confermano sfortunatamente che in assenza di un quadro legale centinaia di rifugiati siriani o sub-sahariani continuano a subire violenze arbitrarie e sfruttamento, per non dire situazioni di tratta di esseri umani inaccettabili», scrive il Forum. I partecipanti hanno inoltre messo in evidenza l’importanza di elaborare chiare politiche migratorie insieme all’Ue, affermando che la Tunisia deve sapere come gestire i migranti provenienti dall’Africa e non solo proteggere le frontiere marittime dell’Unione.

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