Mauritania, cultura e conoscenza in vetrina per l’anno 2023

di claudia

di Céline Camoin

Il presidente mauritano Mohamed Ould Cheikh El Ghazouani, ha supervisionato nei giorni scorsi, a Nouakchott, la cerimonia di commemorazione della dichiarazione della città di Nouakchott “capitale culturale del mondo islamico” per l’anno 2023. L’evento ha dato luogo alla proiezione di un documentario sulla diplomazia culturale mauritana e sull’importante ruolo svolto dai mauritani nella propagazione della cultura e della conoscenza nel mondo.

Alunni delle scuole elementari sono stati invitati per mostrare l’interesse della scuola repubblicana per il rafforzamento dell’unità nazionale, la coesione sociale, l’instaurazione della giustizia, la trasparenza, la democrazia e il rispetto dei diritti umani.

Durante la cerimonia, il segretario generale della Commissione Nazionale per l’Istruzione, la Cultura e la Scienza, Mohamed Ould Sidi Abdallah, ha presentato il programma annuale di questo evento culturale, sottolineando l’importanza delle diverse attività che saranno organizzate in questo contesto.

Al termine dell’evento, il presidente della Repubblica ha visitato le varie mostre e ha seguito spiegazioni dettagliate che hanno evidenziato la ricchezza e la diversità del patrimonio culturale mauritano.

In un discorso pronunciato in questa occasione, il ministro della Cultura, della Gioventù, dello Sport e dei Rapporti con il Parlamento, Mohamed Ould Soueidatt, ha sottolineato che la scelta di Nouakchott per questo evento deriva dall’onorevole ruolo scientifico svolto dalle città storiche e dall’abbondanza di rare biblioteche e manoscritti, alcuni dei quali quasi estinti, così come la loro arte architettonica che merita di essere apprezzata, e che ha permesso a queste città di essere incluse nella lista del patrimonio umano.

“Questa occasione ci offre oggi l’opportunità di stabilire una profonda comunicazione culturale tra i nostri popoli islamici, da un lato, e di investire nel denominatore comune tra loro e i popoli del mondo, dall’altro. Un dialogo culturale, attraverso il quale mostriamo la profondità e la purezza della nostra cultura islamica e i suoi valori di tolleranza, convivenza e pace”, ha aggiunto il ministro della Cultura.

Per quanto riguarda l’approccio culturale del capo dello Stato, il ministro ha affermato che si basa su una concezione del ruolo svolto dalla cultura locale e internazionale in termini di rafforzamento della coesione sociale e ancoraggio dei valori di unione, soprattutto nel contesto dell’ascesa delle correnti alla deriva e dell’estremismo.

Da parte sua, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale islamica per l’educazione, la scienza e la cultura (Isesco), Salem ben Mohammed El-Malik, ha precisato che la sua organizzazione svolgerà una serie di attività in Mauritania in occasione di questo evento. Tra queste attività, ha affermato, vi sono il restauro dei siti archeologici, l’avvio di un forum per giovani poeti per incoraggiarli e perfezionare il loro talento, nonché la partecipazione all’organizzazione di seminari e convegni e il sostegno istituzionale.

Bin Malick ha precisato che la scelta di Nouakchott come capitale della cultura islamica è dovuta al suo ruolo brillante e storico nella scienza e la cultura, esprimendo il suo ringraziamento e il suo amore per il popolo mauritano e il suo apprezzamento per la presenza del presidente e dei responsabili degli affari culturali.

La presidente della regione di Nouakchott, Fatimettou Mint Abdel Maleck, ha precisato che la scelta di Nouakchott come capitale della cultura islamica non è arbitraria, ma legata al suo ancoraggio alla cultura islamica, sottolineando la volontà della regione di collaborare con qualsiasi operatore che cerchi di sostenere e divulgare la cultura.

Nouakchott sarà la capitale della cultura araba nel 2027. 

Foto di apertura: moschea di Chinguetti

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