Mali: Tidermène è caduta nelle mani dell’IS, Menaka soffre

di claudia

La cittadina di Tidermène, nel nord-est del Mali, vicino al confine con il Niger, è da lunedì pomeriggio nelle mani del gruppo Stato Islamico mentre la città di Ménaka è accerchiata dai jihadisti dello stesso gruppo, che in quell’area del Mali hanno progressivamente preso il sopravvento sui rivali del Gruppo di sostegno all’Islam e ai musulmani (Jnim), legato ad Al-Qaeda.

Lo riporta Rfi, che riferisce anche che per conquistare Tidermène il gruppo non ha dovuto nemmeno combattere. A poco più di un anno dall’inizio della vasta offensiva lanciata dallo Stato islamico nel nord-est del Mali, e che ha causato quasi mille morti da marzo 2022 secondo i conteggi delle comunità locali, la cittadina di Ménaka è oggi isolata. Dopo aver preso Tamalat, Anderamboukane, Inekar, Talataye, l’arrivo dello Stato islamico a Tidermene ha privato Ménaka della sua ultima via di accesso. Nell’ultimo anno, la popolazione della città di Ménaka è triplicata a causa dell’afflusso di sfollati fuggiti dagli attacchi delle città vicine: secondo i dati delle Nazioni unite, la popolazione di Ménaka è così passata da 11.000 a più di 30.000 abitanti, accolti nella massima precarietà.

Diverse testimonianze raccontano di intere famiglie ammassate nei cortili delle case, in campi di fortuna allestiti ai margini delle strade e fuori città, con enormi difficoltà d’accesso all’acqua potabile e senza risorse per comprare cibo.

Secondo Rfi, il Msa (Movimento per la salvezza di Azawad) e il Gatia (il gruppo di autodifesa dei Tuareg), gruppi armati che hanno firmato l’accordo di pace del 2015 ad Algeri e che da un anno sono in prima linea nel tentativo di proteggere i civili della regione, non hanno ricevuto l’aiuto che si aspettavano da altri gruppi armati del Nord mentre la Minusma (la missione delle Nazioni unite), le Forze armate locali e i loro ausiliari russi (a Menaka c’è un piccolo gruppo di uomini del gruppo Wagner) restano confinati nei loro compound, troppo sotto organico per poter affrontare i miliziani islamisti.

La Minusma, in un recente comunicato stampa, indica che “attualmente, la situazione nella città di Ménaka e nei suoi immediati dintorni rimane relativamente calma. Minusma e le forze di difesa e sicurezza del Mali stanno coordinando i loro sforzi per proteggere i civili”. Dichiarazioni rassicuranti, che tuttavia contrastano con lo sgomento illustrato dai testimoni della comunità locale citati da Rfi.

Già in passato il gruppo Stato islamico si è avvicinato a Menaka, senza tuttavia mai conquistarla né dando l’idea di volerla conquistare.

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