Mali, la Russia respinge le accuse a Wagner per il massacro di Moura

di claudia
gruppo wagner

La Russia ha respinto le accuse secondo cui mercenari russi del gruppo Wagner sarebbero stati coinvolti nella presunta uccisione di centinaia di civili nella regione centrale di Mopti: all’inizio della scorsa settimana la ong internazionale Human rights watch (Hrw) ha reso noto che circa 300 persone sono state eliminate barbaramente durante un’operazione di sicurezza nel villaggio di Moura.

Secondo diverse ricostruzioni basate su testimoni oculari le forze armate maliane hanno cercato di neutralizzare diversi dirigenti del gruppo Katiba Macina, riunitisi a Moura. Questi, tuttavia, sarebbero riusciti a darsi alla fuga, mescolandosi tra la popolazione locale in un mercato: un fuggi-fuggi sotto il tiro dei militari, che sarebbero stati coadiuvati dagli uomini del gruppo Wagner.

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha detto in un comunicato stampa che a Moura “si è trattato di un’operazione di successo” da parte dell’esercito del Mali, operazione durante la quale sono stati uccisi circa 200 jihadisti: “Vorremmo congratularci con i maliani per questa importante vittoria nella lotta contro la minaccia terroristica” ha detto Zakharova.

Il Mali combatte un’insurrezione islamista decennale, con la Francia che ha svolto un ruolo chiave fino allo scorso febbraio, quando il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato il ritiro dell’operazione Barkhane dal Paese. “Va notato che questo successo è stato ottenuto dall’esercito maliano sullo sfondo del continuo ritiro dal Mali delle truppe francesi” ha aggiunto provocatoriamente Zakharova: le relazioni tra Francia e Mali, infatti, si sono deteriorate dopo che i militari hanno preso il potere nel 2020.

La Francia si è irritata dalla decisione della giunta militare di utilizzare i mercenari della compagnia russa Wagner per sostenere la lotta contro i jihadisti, ufficialmente con operazioni di addestramento delle Forze armate maliane, ma la giunta militare al potere a Bamako non ha mai né confermato né smentito l’effettiva presenza nel Paese di professionisti della sicurezza russi.

Zakharova ha detto che le accuse contro i mercenari russi fanno parte di una campagna di disinformazione contro la Russia legata al conflitto in Ucraina, dove le sue truppe sono accusate di crimini di guerra.

Russia e Cina hanno espresso il proprio voto contrario in Consiglio di sicurezza, ponendo così il veto e opponendosi a indagini indipendenti sul massacro di Moura. I due membri permanenti hanno motivato la loro decisione, sostenendo di “non aver visto la necessità” della richiesta, ritenuta “prematura”. Il testo, proposto dalla Francia, prevedeva “indagini approfondite per accertare i fatti, individuare i responsabili di tali violazioni e abusi e consegnarli alla giustizia”. Lo riportano le agenzie internazionali.

Secondo il rapporto dell’Ong Human Rights Watch, i soldati maliani con l’aiuto di combattenti stranieri hanno giustiziato 300 civili tra il 27 e il 31 marzo a Moura ma le autorità maliane hanno smentito, sostenendo di aver “neutralizzato” diverse centinaia di jihadisti ma di non aver ucciso civili. 

Condividi

Altre letture correlate: