Maledizione Boko Haram: 1,2 milioni di civili intrappolati

di Raffaele Masto

Circa 1,2 milioni di civili sono intrappolati nelle aree controllate dall’organizzazione terroristica jihadista Boko Haram, nelle quali è negato l’accesso agli aiuti umanitari.

Lo hanno fatto sapere le Nazioni Unite al vertice internazionale sulla sicurezza civile che si è svolto a Maiduguri, capitale dello Stato di Borno. Si tratta di «un aumento stimato del 50 per cento dello spazio geografico e di un incremento del 30 per cento del numero di persone rispetto allo scorso anno», secondo un rapporto dell’Onu che specifica che negli ultimi 18 mesi gli operatori umanitari sono diventati i principali obiettivi dei terroristi e che la decennale crisi provocata da Boko Haram ha causato la morte di oltre 35mila persone, di cui 14mila civili, negli Stati di Adamawa, Borno e Yobe.

L’Onu ha inoltre sottolineato che non meno di 7 milioni di persone hanno ancora bisogno di assistenza umanitaria. «Dieci operatori umanitari, tutti nigeriani, sono morti a causa della violenza perpetrata da Boko Haram e da altri gruppi armati non statali negli ultimi 18 mesi».

«Sei dei nostri colleghi – si legge ancora in una nota Onu – sono ancora tenuti in ostaggio. A partire da quest’anno, altre due aree governative locali rimangono fuori portata per la comunità umanitaria».

Dopo gli elogi ai militari per aver ridotto lo spazio di Boko Haram da sei Stati a tre, la nota dell’Onu richiede un maggiore sostegno locale e globale per gli operatori umanitari.

«La comunità internazionale si è unita a tutti i partner nigeriani per aumentare rapidamente la risposta alla crisi nelle aree accessibili e ha fornito assistenza umanitaria a 5,6 milioni di persone nel 2017, 5,5 milioni nel 2018 e oltre 4 milioni nel 2019».

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