La musica africana trionfa sul palco internazionale dei Grammy

di claudia

Gli ultimi tempi sono stati caratterizzati da un vero proprio boom della musica africana che sta ottenendo riconoscimenti internazionali, guadagnandosi un posto sul prestigioso palco dei Grammy.

È stata la giovane ed esordiente cantante sudafricana Tyla, 22 anni, a vincere il primo Grammy Award dedicato esclusivamente alla musica del continente africano, l’African Music Performance Award. Tyla Laura Seethal, nata a Johannesburg, è stata premiata per la sua canzone Water, il singolo principale del suo omonimo album di debutto in studio. Etichettato dalla cantante come “popiano”, il brano fonde elementi del pop e dell’amapiano, un sottogenere sudafricano della musica house.

La vittoria del Grammy di Tyla è arrivata contro forti contendenti dell’arena afrobeats, con Burna Boy, Davido, Asake, Olamide e Ayra Starr, così come il collega sudafricano Musa Keys, che è stato nominato insieme a Davido per Unavailable. Prima della prestigiosa vittoria, Water ha fatto scalpore sui social media, iniziando con una sfida di ballo su TikTok a luglio. La canzone è anche entrata nella Billboard Hot 100, rendendo Tyla la prima artista solista sudafricana in 55 anni ad essere presente nella classifica dai tempi di Grazing in the Grass del trombettista Hugh Masekela nel 1968.

Gli ultimi tempi sono stati caratterizzati da un vero proprio boom della musica africana che sta ottenendo riconoscimenti internazionali, guadagnandosi un posto sul prestigioso palco dei Grammy o della Coppa del Mondo FIFA. Basti pensare all’introduzione di una nuova categoria Grammy: un segno che la musica africana sta vivendo una svolta trasformativa, superando sfide e limiti che si era portata avanti per lungo tempo. Questo riconoscimento comprende “registrazioni che utilizzano espressioni locali uniche provenienti da tutto il continente africano”, un inno alla ricchezza e alla la diversità della musica africana. Ma, allo stesso tempo, se è lodevole l’intendo di dedicare un Grammy alla musica africana, si può deplorare che solo due Paesi erano rappresentati tra le nomination: la Nigeria, e il Sudafrica, ed erano rappresentati solo i due stili pop africani più mainstream, ovvero afrobeats e amapiano. I testi di tutte e sette le canzoni nominate sono interamente in inglese o contengono in gran parte parole inglesi. 

Secondo il Global Music Report 2023 della International Federation of the Phonographic Industry, l’Africa sub-sahariana emerge come la regione in più rapida crescita per i ricavi della musica registrata nel 2022. Questa impennata, riporta africanews, è alimentata da generi più nuovi come l’afrobeat e l’amapiano, che fondono stili distinti dell’Africa occidentale. e kwaito sudafricano.

Il grande boom della musica africana è stato possibile anche grazie all’apporto delle piattaforme streaming che fungono da megafono mondiale di una cultura musicale che merita di essere valorizzata. Lo streaming di afrobeat solo su Spotify ha registrato una crescita notevole di oltre il 500% dal 2017. Per quanto riguarda il continente, brani di successo come “Calm Down” dell’artista nigeriano Rema e “Water” di Tyla sono un esempio del grande successo globale e l’impatto degli artisti africani.

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