di Valentina Giulia Milani
Il Centro africano per il controllo e la prevenzione delle malattie lancia l’allarme: tra il 2021 e il 2025 l’Aiuto pubblico allo sviluppo è crollato del 70%, mettendo sotto pressione sistemi sanitari già fragili. Crescono le emergenze, mancano fondi e personale, mentre si allontana l’obiettivo della copertura sanitaria universale.
Il settore sanitario africano sta affrontando una crisi finanziaria senza precedenti, a causa di un crollo del 70% dell’aiuto pubblico allo sviluppo (Apd) tra il 2021 e il 2025 e per via di vulnerabilità strutturali croniche, ha denunciato il Centro africano per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc Africa) in un documento pubblicato nei giorni scorsi.
Secondo il rapporto, questa drastica riduzione degli aiuti internazionali mette sotto enorme pressione sistemi sanitari già fragili, poiché l’Apd costituisce la colonna portante di programmi essenziali come la preparazione alle pandemie, l’assistenza materno-infantile e le campagne di contrasto alle malattie infettive.
Il Cdc avverte che la tenuta di questi programmi è ora gravemente minacciata, compromettendo l’obiettivo di sviluppo sostenibile numero 3 delle Nazioni Unite e l’aspirazione di raggiungere una copertura sanitaria universale nel continente.
A peggiorare la situazione, segnala l’organizzazione con sede ad Addis Abeba, è l’aggravarsi della spirale del debito africano e la persistente debolezza delle risorse pubbliche nazionali, insufficienti a colmare il divario di finanziamento.

Il documento evidenzia inoltre una crescita preoccupante delle emergenze sanitarie: il numero di crisi sanitarie pubbliche in Africa è aumentato del 41%, passando da 152 nel 2022 a 213 nel 2024, mettendo in luce gravi carenze di infrastrutture e di personale medico. A questa instabilità contribuiscono anche epidemie ricorrenti come Mpox (vaiolo delle scimmie), Ebola, colera, morbillo e Marburg, oltre agli effetti dei cambiamenti climatici e alle crisi umanitarie in corso nell’est della Repubblica Democratica del Congo, nel Sahel e in Sudan.
Per il Cdc Africa, la combinazione di sottofinanziamento cronico, moltiplicazione delle emergenze sanitarie e calo degli aiuti esterni rappresenta una minaccia concreta alla resilienza sanitaria del continente e richiede un intervento urgente da parte della comunità internazionale.