Kenya | Governo valuta ristrutturazione debiti esterni

di Redazione Africa
scellini keniani

Il governo keniano sta valutando l’opzione di rifinanziare o sostituire prestiti commerciali già contratti con soluzioni più economiche messe a disposizione da alcuni Paesi o istituzioni finanziarie.

A dirlo è stato il ministro ad interim delle Finanze Ukur Yatani.

La nazione dell’Africa orientale vuole evitare di aumentare il debito nei mercati dei capitali esteri, dopo una serie di prestiti negli ultimi anni che include Eurobond, un pacchetto di prestiti cinesi e prestiti commerciali vari.

Il governo si è impegnato a portare il proprio debito, che è salito oltre il 62% del prodotto interno lordo, a un livello più sostenibile, ha affermato il ministro Yatani.

Lo scorso luglio, Yatani, che è il ministro del Lavoro, ha ricevuto anche il portafoglio delle Finanze in via provvisoria. Da allora si è impegnato a sradicare lo spreco di fondi pubblici e a frenare la spesa pubblica.

Il Kenya gode di un tasso di cambio stabile, una bassa inflazione e un disavanzo in calo. Ma il Paese – sottolineano fonti di stampa locali – soffre ancora di un senso generale di malessere economico, preoccupazioni per l’aumento del debito, una crescita lenta delle entrate, scandali di corruzione, un rallentamento della produzione economica e perdite di posti di lavoro.

[Redazione InfoAfrica]

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