Kafando e Zida, il destino unisce due personaggi molto diversi

di Enrico Casale
zida e kafando

zida e kafandoRapiti entrambi dalla Guardia presidenziale, il Presidente della Repubblica del Burkina Faso, Michel Kafando, e il suo premier Isaac Zida, sono due persone molto diverse tra loro. Kafando è un intellettuale, un diplomatico e uomo di legge. Zida è un militare tutto di un pezzo. Ma vediamo chi sono realmente questi due personaggi.

Michel Kafando è nato a Ouagadougou nel 1942. Dopo gli studi in Giurisprudenza e Scienze politiche a Bordeaux e a Parigi (Sorbona), entra in politica. A 40 anni è ministro degli Esteri dell’allora Alto Volta. Dopo il colpo di Stato del novembre 1982, organizzato dal maggiore Jean-Baptiste Ouédraogo, è l’unico membro del Governo a mantenere il suo portafoglio. Presto però lascia il Burkina Faso per rappresentare il suo Paese presso le Nazioni Unite, dove viene nominato Vicepresidente dell’Assemblea Generale nel 1982. Successivamente viene nominato amasciatore del Burkina Faso a Cuba e poi guida molte delegazioni presso l’Organizzazione dell’Unità Africana. Dopo la caduta di Blaise Compaoré, il potere viene assunto dal tenente colonnello Isaac Zida. Le pressioni internazionali convincono però gli ufficiali a cedere parte del loro potere a un civile. Il 17 novembre 2014, Kafando viene così nominato Presidente di transizione. Giura il 18 novembre e nomina premier proprio Zida. Le crescenti tensioni tra Zida e una parte dell’esercito, fanno sì che recentemente Kafando abbia assunto prima il portafoglio della Difesa e poi quello della Sicurezza.

Yacouba Isaac Zida, invece è nato a Yako nel 1965 ed è un militare di carriera. Tenente colonnello dell’esercito, Zida ha ottenuto un Master in International Management dell’Università di Lione. Con il presidente Blaise Compaoré, ha servito come vice comandante proprio della Guardia presidenziale, ma anche come responsabile della missione di pace burkinabé nella Repubblica democratica del Congo (2008.2009). Alla caduta di Compaoré, il potere rischia di passare nelle mani del capo dell’esercito Honoré Nabéré Traoré. Le sue ambizioni dell’alto ufficiale vengono però ostacolate da un gruppo di giovani ufficiali guidati da Zida. Questi si schierano dalla parte dei manifestanti e impediscono così che Traoré subentri a Compaoré. Il 21 novembre, Zida lascia perà i poteri a Michel Kafando.

Oggi i due sono ostaggio della Guardia presidenziale. Due storie diverse, un unico destino.

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