Golpe in Niger, letture discordanti su un possibile intervento militare

di claudia

Sono letture completamente opposte quelle che stanno emergendo in queste ore sui media internazionali relativamente alla riunione dei ministri della Difesa dei paesi dell’Africa Occidentale che starebbero valutando un intervento militare in Niger per ripristinare l’ordine istituzionale dopo il colpo di stato e riportare al potere il presidente eletto Bazoum.

Secondo Al Arabiya e altri media, l’Ecowas avrebbe rinunciato all’opzione militare, secondo Radio France Internationale (Rfi) invece sarebbe tutto pronto per partire con l’operazione.

Oggi il canale televisivo Al Arabiya, citando una dichiarazione congiunta dei ministri della difesa del blocco regionale dell’Africa Occidentale, fa sapere che “la leadership militare della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas) avrebbe rinunciato alla sua intenzione di usare la forza contro il Niger, dove gli insorti hanno preso il potere con un colpo di stato”.

Nella dichiarazione di cui Al Arabiya afferma di essere in possesso, l’Ecowas sottolinea che non ricorrerà all’intervento militare contro il Niger ma intensificherà la pressione delle sanzioni per liberare il presidente della repubblica Mohamed Bazoum dagli insorti, ha riferito il canale televisivo.

Lettura completamente opposta quella che viene invece fornita dall’emittente radiofonica francese Rfi, che nella sua edizione online stamani ha pubblicato un articolo dal titolo “i capi di stato maggiore dell’Ecowas avanzano sull’opzione militare”.

Secondo Rfi, che cita proprie fonti riservate, “ad Abuja i capi di stato maggiore della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS) continuano il loro lavoro in vista di un possibile intervento militare in Niger (…) Secondo le informazioni di Rfi, il concetto di operazione è stato scritto e i requisiti per uomini e attrezzature sono ora precisi”.

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