Gibuti: urne aperte, si vota per scegliere il presidente

di Valentina Milani
elezioni gibuti

Urne aperte oggi a Gibuti. Gli elettori sono chiamati a eleggere il presidente della Repubblica. Le opposizioni hanno boicottato il voto e a contendersi lo scranno saranno l’attuale presidente Ismail Omar Guelleh, 73 anni, che cerca la rielezione per il quinto mandato, e Zakaria Ismail Farah, 56 anni, imprenditore e portavoce dell’antipolitica.

Nonostante Gibuti sia uno dei Paesi più piccoli dell’Africa, ha una grande importanza geopolitica. Gode infatti di una posizione strategica su una delle rotte commerciali più trafficate del mondo quella che porta dall’Asia all’Europa attraverso il Mar Rosso.

Negli anni, la sua stabilità in una regione spesso instabile ha portato le potenze militari straniere a stabilire basi nel Paese. La Francia ha qui la sua più grande base militare nel continente, che conta circa 1.500 soldati, mentre anche Cina, Giappone e Italia hanno proprie installazioni militari. Gibuti ospita anche l’unica base militare americana permanente in Africa, con circa 4.000 soldati che sostengono operazioni antiterrorismo nel continente, in particolare in Somalia.

L’economia di Gibuti fa molto affidamento sui suoi porti, come lo scalo per container di Doraleh, e strutture più piccole per l’importazione di potassio, sale e petrolio. Gibuti è inoltre il principale sbocco marittimo per l’Etiopia, nazione senza sbocco sul mare.

Nel 2020, a seguito della pandemia covid-19, l’economia di Gibuti si è contratta per la prima volta in 20 anni con una crescita di meno dell1%, secondo il Fondo monetario internazionale (Fmi). Tuttavia, si prevede che rimbalzi nel 2021 con una crescita del 7%. Il Pil pro-capite è di circa 3.500 dollari, superiore a gran parte dell’Africa subsahariana, ma circa il 20% della popolazione vive in condizioni di estrema povertà, secondo la Banca Mondiale.

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