Ciad: consiglio militare di transizione, divisioni nell’esercito

di Valentina Milani
militari ciadiani

Anche tra le forze armate ciadiane si alzano voci contrarie alla scelta dei vertici militari di prendere in mano il potere, sospendendo le istituzioni,  dopo l’uccisione del presidente Idriss Deby Itno. Ieri il generale Idriss Abderrahmane Dicko, uno dei comandanti mandati al fronte contro i ribelli del Fact nel nord del Paese, ha dichiarato al corrispondente di Voice of America che un gruppo di generali ha deciso di sostenere le organizzazioni della società civile che denunciano un colpo di Stato orchestrato, ha detto “da una piccola cerchia di militari”. “Siamo numerosi, rappresentiamo l’esercito nazionale repubblicano” ha affermato Dicko, sottolineando che ormai esistono due schieramenti nelle forze armate. “Abbiamo anche deciso di provare a far ragionare il Cmt, spingendo per un dialogo inclusivo con la società civile, i sindacati, tutte le organizzazioni ciadiane che rappresentano il popolo ciadiano nella sua diversità”. Le forze armate, ha detto ancora il generale, “è al servizio del popolo ciadiano e deve sostenere il popolo ciadiano”.

Il Cmt costituito martedì 20 aprile è guidato da uno dei figli del defunto Idriss Deby Itno, Mahamat detto “Kaka”, ed è composto da una quindicina di generali. Mancano all’appello pezzi grossi dell’esercito, forse feriti o caduti in battaglia, come affermano i ribelli del Fact, che l’11 aprile scorso dalla Libia hanno lanciato un’offensiva per rovesciare il regime che stava entrando nel suo sesto mandato consecutivo alla guida del Paese.

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