Burkina Faso: processo Sankara, ascoltati gli anatomopatologi

di claudia

Nel quadro del processo per l’assassinio del presidente Thomas Sankara, che si tiene presso il Tribunale di Ouagadougou, tre anatomopatologi sono apparsi davanti alla corte per consegnare i risultati dei loro esami sui resti del presidente e dei suoi dodici compagni assassinati nel 1987, resti riesumati dal cimitero di Dagoen nel maggio 2015. Lo si apprende dalla stampa locale che precisa che il Dna prelevato non era utilizzabile dato lo stato di decomposizione dei corpi, ma anelli, carte d’identità e tessere militari trovate sui corpi dei defunti hanno facilitato l’identificazione delle vittime, secondo gli esperti.

Il professore Robert Soudré ha riferito che diversi buchi sono stati trovati sui vestiti del presidente Thomas Sankara. E questi buchi si trovavano principalmente sul petto, sullo stomaco, sotto le ascelle e sulla schiena. Nessun arto inferiore è stato colpito, secondo le conclusioni dell’esperto.

Secondo il commissario della polizia divisionale Missa Millogo, uno specialista della scena del crimine, nella tomba sono state trovate munizioni per fucili d’assalto come i kalashnikov, mitragliatrici e pistole semiautomatiche. Durante la sessione di ieri è anche stato proiettato un filmato che ricostruisce i fatti del 15 ottobre 1987, giorno dell’assassinio.

Il processo riprende lunedì 24 gennaio con le arringhe degli avvocati delle parti civili. 

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