Burkina Faso: lunedì il processo per la morte di Sankara, assente Blaise Compaoré

di claudia

Il processo per l’assassinio dell’ex presidente del Burkina Faso Thomas Sankara, avvenuto nel 1987, si aprirà lunedì prossimo a Ouagadougou ma il principale imputato, il deposto presidente, ed ex braccio destro di Sankara, Blaise Compaoré, ha annunciato oggi che non ci sarà, come confermato dai legali di quest’ultimo in una nota.

“Il presidente Blaise Compaoré non andrà, e nemmeno noi, al processo politico organizzato contro di lui davanti al tribunale militare di Ouagadougou, cioè davanti a una giurisdizione eccezionale” ha fatto sapere Maître Abdoul Ouedraogo, uno degli avvocati di Compaoré, sottolineando che tale decisione “è logica” perché il suo assistito “non è mai stato convocato per l’interrogatorio né gli è stato notificato alcun atto, se non la sua ultima citazione in giudizio”.

La difesa di Compaoré evoca anche l’immunità di cui godeva il suo assistito in quanto ex-capo di Stato, come previsto dalla Costituzione del Burkina Faso. Ouédraogo ha inoltre ricordato che il mandato di cattura internazionale, emesso nei confronti del suo assistito “è stato annullato dalla Corte di Cassazione del Burkina Faso il 28 aprile 2016” per cui attualmente non è inseguito da alcun mandato di cattura”.

Thomas Sankara, padre della rivoluzione del Burkina Faso, fu ucciso nel 1987 con dodici dei suoi compagni in un colpo di Stato che portò al potere il fratello d’armi, Blaise Compaoré. Per quei fatti, che ancora oggi sono semi-leggendari e per i quali è difficile possa emergere una verità chiara, la giustizia burkinabè ha proceduto all’incriminazione di una dozzina di persone, tra cui il deposto presidente Blaise Compaoré, che vive in esilio in Costa d’Avorio dal giorno della sua caduta, avvenuta nel 2014.

Gli imputati sono perseguiti in particolare per “reati di attentato alla sicurezza dello Stato, omicidio, falso in atto pubblico, occultamento di cadavere e concorso con tali reati”. È stato nel 2015 che il fascicolo dell’assassinio di Sankara è stato riaperto, dopo la caduta di quest’ultimo dovuta ad una rivolta popolare nell’ottobre 2014.

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