Burkina Faso, Ouagadougou vieta la marcia Sauvons le Burkina

di claudia
soldato del burkina faso

Il Consiglio comunale di Ouagadougou ha vietato ieri la marcia prevista per sabato e organizzata dal movimento “Sauvons le Burkina” per denunciare il persistente deterioramento della sicurezza nel Paese. Dalla stampa locale si apprende che la marcia è stata vietata per ragioni di sicurezza e perché il movimento non ha dimostrato la sua esistenza legale quando ha presentato la domanda per organizzare la manifestazione all’autorità municipale dieci giorni fa.

Alcuni dei leader del movimento “Sauvons le Burkina” sono stati arrestati e poi condannati con la condizionale dopo la marcia indetta e sempre vietata del 27 novembre contro l’insicurezza nel Paese.

Nelle manifestazioni di fine novembre diversi incidenti sono scoppiati a Ouagadougou in seguito alla dispersione dei manifestanti con gas lacrimogeni da parte della polizia. Una parte del dipartimento di Stato civile del municipio centrale di Ouagadougou è stata saccheggiata dai manifestanti e diversi di loro sono stati poi arrestati, compresi i leader delle proteste. Dal 2015, il Burkina Faso è bersaglio di attacchi terroristici in diverse sue regioni, con numerose vittime.

Ad oggi, il Paese ha 1.501.775 sfollati interni, il 61,48 per cento dei quali sono bambini, il 22,39 per cento donne e il 16,13 per cento uomini, secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha).

L’insicurezza ha anche portato alla chiusura di 3.280 scuole, ovvero il 13,09 per cento delle strutture educative del paese, Privando 511.221 bambini del loro diritto all’istruzione. Lo stato di emergenza è stato dichiarato in 14 delle 45 province del paese come parte della lotta contro il terrorismo.

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