Atletica leggera, Lamine Diack a processo

di Enrico Casale
Lamine Diack

In Francia, i giudici istruttori hanno rinviato a giudizio l’ex capo della federazione mondiale di atletica, il senegalese Lamine Diack, con suo figlio Massata Papa Diack, accusati di essere il cuore di un sistema corrotto per coprire i casi di doping di atleti russi.

L’ex presidente della Federazione Internazionale di Atletica Leggera (1999-2015) dovrà rispondere davanti al tribunale di Parigi dei reati di corruzione, appropriazione indebita e organizzazione criminale dedita al riciclaggio. I giudici francesi sono competenti per questo caso perché i soldi derivanti dalla corruzione sarebbero stati riciclati proprio in Francia. Le indagini, assegnate nel 2015 al magistrato Renaud Van Ruymbeke, hanno analizzato ogni aspetto dei rapporti tra l’alto funzionario sportivo e gli atleti corrotti.

Il giudice ritiene che Lamine Diack abbia ricevuto mazzette dai russi promettendo loro di rinviare le sanzioni legate al doping nei loro confronti. Un patto di corruttela facilitato da sponsor ed emittenti russi prima dei Campionati di atletica leggera 2013 di Mosca.

Lamine Diack, inoltre, secondo il giudice Van Ruymbeke, sarebbe stato sostenuto dal figlio, ex braccio destro e consigliere del sistema commerciale della federazione di atletica leggera.

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