Arrivano in Ruanda i primi cinquanta richiedenti asilo dal Regno Unito

di claudia
rifugiati

di Andrea Spinelli Barrile

Oggi è previsto il primo volo Londra-Kigali con a bordo i richiedenti asilo, i quali dovrebbero essere trasferiti in Ruanda nonostante il ricorso pendente presso la Corte d’Appello del Regno Unito. Tra i ricorrenti ci sono anche le associazioni Care4Calais e Detention Action, il cui ricorso è stato esaminato ieri mattina.

La scorsa settimana, infatti, diversi gruppi di attivisti e migranti non sono riusciti a ottenere un’ingiunzione contro il governo nell’Alta corte di Londra, con la Corte che ha fatto sapere che deciderà in seguito se consentire o meno la partenza dei richiedenti asilo verso l’Africa in attesa di una risposta. Il ministro dell’Interno britannico Priti Patel afferma che “la stragrande maggioranza” dei migranti giunti in territorio britannico tramite “rotte illegali”, come barche non autorizzate per attraversare la Manica o passaggi clandestini nelle stive dei camion, sarà presa in considerazione per il trasferimento in Ruanda. Nella giornata di ieri la Corte ha dovuto esaminare anche un altro ricorso, proposto dall’associazione di aiuto ai rifugiati Asylum Aid.

Nel frattempo in Ruanda tutto è pronto per l’accoglienza: saranno una cinquantina i primi richiedenti asilo a essere trasferiti a Kigali, dove soggiorneranno all’Hope Hostel in attesa che vengano completati i moduli per l’accoglienza. Il Regno Unito pagherà fino a 144 milioni di euro al Ruanda in cambio dell’integrazione dei migranti “nelle comunità di tutto il Paese”, secondo una nota del governo di Kigali. Le Nazioni Unite tuttavia hanno condannato fermamente questa strategia durante un’audizione venerdì presso l’Alta Corte di Londra: “L’Unhcr non è coinvolto nell’intesa tra Regno Unito e Ruanda, nonostante le affermazioni contrarie del ministro di Stato” hanno sottolineato in udienza, accusando di menzogna il governo di Londra.

Ad alimentare la controversia ci sono anche alcuni commenti attribuiti al principe Carlo, che hanno suscitato scalpore: l’erede al trono britannico ha trovato il piano del governo “spaventoso”, avrebbe confessato privatamente secondo quanto ha riportato il quotidiano The Times sabato scorso. Dal 20 al 25 giugno prossimi sia il principe Carlo che il primo ministro britannico Boris Johnson saranno in Ruanda, proprio a Kigali, in occasione del vertice del Commonwealth: è previsto un incontro anche con il presidente ruandese Paul Kagame, che guida il Ruanda dalla fine del genocidio del 1994 e che è regolarmente accusato dalle Ong di reprimere la libertà di espressione, la critica e l’opposizione politica. 

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