Assegnati a Milano i Black Carpet Awards

di Marco Trovato

Grande successo per la prima, storica edizione dei Black Carpet Awards, evento che ha voluto celebrare la diversità e i talenti “invisibili”, promosso dall’associazione Afro Fashion, fondata da Michelle F. Ngonmo, andato in scena ieri a Milano, in concomitanza della settimana della moda.

Più di 300 ospiti del mondo della moda (fra cui stylist di brand di alta moda e la direttrice di alla direttrice di Vogue America Anna Wintour) e grandi nomi del design, dell’arte, dello sport, della musica, della cucina, dello spettacolo e del business.

Sul palco anche la Direttrice di Fondazione Aurora, Marta Sachy che ha commentato: «Bellissimo respirare il fatto che ci sia un processo di cambiamento in corso in nome della rappresentatività e protagonismo dei soggetti razzializzati».

Ecco i vincitori per le cinque categorie del Premio:

Categoria Community

  • Andi Nganso (Premio della Giura), medico, nato in Cameroon, ora vive in Veneto dove lavora come medico d’urgenza di Emergency ed esperto di salute globale. Ha lavorato come referente di salute pubblica per la Croce Rossa Italiana e ha curato programmi per garantire l’accesso alle cure alle minoranze.
  • Nadeesha Uyangoda (Premio del Pubblico) autrice, nel 2021 ha pubblicato il romanzo d’esordio L’unica persona nera nella stanza (per cui ha vinto vari premi tra cui il Premio Letterario Nazionale per la Donna Scrittrice Rapallo) e curato il podcast Sulla Razza. Oltre ad aver scritto per numerosissime riviste come Vice, ora tiene una rubrica sull’Internazionale. 

Categoria Culture

  • Fred Kudjo Kuwornu (Premio della Giuria), regista, attivista, produttore, Diversity & Inclusion consultant per Netflix italo-ghanese che vive ora a New York. Nei suoi documentari esplora temi come il razzismo, relazioni interraziali, diversità, afro-italiani, diaspora dei neri in Italia e nel mondo. 
  • Khaby Lame (Premio del Pubblico ex aequo), attualmente il Tiktoker più seguito al mondo, si è fatto conoscere per i suoi video life hack che raccontano la bellezza e la banalità della semplicità. I suoi video non sono parlati, “così da poter raggiungere più persone possibile”.
  • Sarah Kamsu (Premio del Pubblico ex aequo), nata a Milano nel 1997 di origine camerunese, è una giornalista che ha fondato We Africans United, una piattaforma che esplora la storia della diaspora dei popoli africani.

Categoria Creativity

  • David Blank (Premio della Giuria), nato in Italia, si è trasferito per qualche anno in Inghilterra, dove ha esplorato le sue passioni. Una volta ritornato in Italia, ha attirato l’attenzione di Laura Pausini che l’ha aiutato a trovare la sua persona artistica. La sua advocacy per l’intersezionalità è stata supportata da brand come Calvin Klein, Gucci, Spotify. 
  • Daphne Di Cinto (Premio del Pubblico), sceneggiatrice, regista, attrice e produttrice nera nata e cresciuta in Italia, ora vive a Londra. Ha recitato in produzioni prestigiose come Bridgerton. Come sceneggiatrice, è interessata a sviluppare progetti dai temi dell’immigrazione, identità e female gaze. 

Categoria Entrepreneurship

  • Angela Haisha Adamou (Premio della Giuria), fondatrice di NaturAngi, un blog dedicato alla cura dei capelli afro che nel 2017 è diventato anche un libro, “Love is in the Hair”. Si occupa di consulenza e anche di creare prodotti per capelli ricci e afro. Nel suo store online La QueeNA Shop vende invece headwear. 
  • Tia Taylor (Premio del Pubblico), content creator americana di padre nigeriano e madre giamaicana, si è laureata in economia alla Bocconi di Milano, città in cui vive da 10 anni, per questo nei suoi video Youtube da sempre racconta che si sente appartenere a tre culture. Ha fondato Colory*, una piattaforma da e per le seconde generazioni di italiani. 

Categoria Legacy

  • Edward Buchanan (designer nato degli Stati Uniti, direttore artistico di Sansovino 6) e Victoire Gouloubi (chef di origine congolese che rivisita la cucina italiana con il suo stile unico, portando l’haute cuisine nel mondo).
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