06/08/14 – Africa – Ebola miete 932 vittime, paura mondiale (2/2)

di AFRICA

 

(…) 2/2 – Liberia – chiude ospedale dove contagiato prete spagnolo – La Liberia ha chiuso l’enorme ospedale nella capitale, Monrovia, dove un prete spagnolo e altre sei componenti del personale si sono contagiati con il virus dell’ebola. La Liberia, che e’ il Paese dove il numero delle vittime sta crescendo piu’ rapidamente, fa fatica a far fronte all’emergenza: molti residenti sono nel panico, in alcuni casi mettono addirittura fuori casa i membri delle famiglia contagiati per evitare le misure di quarantena.

Intanto il governo ha chiesto ai residenti di rimanere a casa per tre giorni di digiuno e preghiere. L’ospedale cattolico di San Giuseppe e’ stato chiuso dopo che e’ morto di ebola il direttore camerunense; e successivamente sono risultate positivi al virus sei membri del personale, tra esse due suore e un sacerdote spagnolo di 75 anni, Miguel Pajaras, che sara’ a breve o rimpatriato con un volo speciale approntato dal governo di Madrid. Di fatto, il missionario spagnolo e’ il primo paziente di ebola che sara’ rimpatriato in Europa.

Il governo spagnolo ha inviato un aereo dell’aeronautica in Liberia per rimpatriare un anziano missionario spagnolo che si e’ contagiato di ebola e che di fatto e’ il primo paziente positivo al micidiale virus che tocca il suolo europeo.

Il sacerdote, Miguel Pajares, si e’ detto molto felice del rimpatrio: “Mi solleva il morale, e’ fantastico, vale la pena di lottare”, ha detto raggiunto telefonicamente dall’emittente spagnola ABC. Un Airbus A310 dell’aeronautica militare e’ gia’ partito intorno alle 13:30 ora locale, dalla base aerea di Torrejon, a Madrid. L’aereo e’ stato equipaggiato nella notte con tutte le misure si sicurezza, indicate dal protocolli dell’Organizzazione Mondiale della Saniota; e il personale addestrato. Le autorita’ spagnole hanno comunque tenuto a precisare che il rischio di contagio e’ “molto basso”.

Il missionario, in Liberia da 50 anni, intanto rimane in isolamento all’ospedale San Giuseppe di Monrovia, dove lavora da sette anni, Insieme ad altre cinque persone dell’ordine religioso di San Giovanni di Dio. E’ stato l’ordine religioso a sollecitare il rimpatrio del sacerdote, che da venerdi’ e’ in isolamento nell’ospedale. Il nosocomio e’ stato chiuso dopo la morte del suo direttore, ‘fratello’ Patrick Nshamdzea, che il religioso spagnolo aveva accudito. L’ordine religioso ha reso noto che sono risultate positive al virus anche due sorelle missionarie dell’Immacolata Concezione, Chantal Pascaline Mutwamene (congolese) e Paciencia Melgar (guineiana), e che la situazione delle sei persone in isolamento e’ “grave”. “La situazione e’ molto grave in Liberia: molti stanno morendo, le persone non sono ben curate”, ha detto Melgar all’emittente TVE spagnola. “Non c’e’ una forte struttura sanitaria in grado di farvi fronte a questa emergenza, non ci sono abbastanza mezzi e la maggior parte delle vittime nuore di abbandono”.

Mozambico – allerta ambasciata vietnamita “misure preventive” – L’ambasciata vietnamita in Mozambico ha lanciato un’allerta ai suoi cittadini sul diffondersi dell’ebola e li ha invitati e prendere immediatamente misure preventive”. L’ambasciatore Nguyen Van Trung ha telefonato ai suoi connazionali pregandoli di tenersi costantemente aggiornati sugli sviluppi della situazione in Mozambico. Il ministero della Salute vietnamita ha espresso nei giorni scorsi forte preoccupazione per il diffondersi della malattia che ha un tasso di mortalita’ del 90%. Secondo il professor Tran Dac Phu del dipartimento di medicina preventiva, l’ebola potrebbe diffondersi in Vietnam in quattro modi: attraverso i cittadini che ritornano da aree infette, cittadini che invece immigrano in Vietnam da altri paesi, dallo staff medico che viene in contatto con la malattia e da coloro che entrano in contatto con animali morti che hanno cotratto il virus.

Nigeria – morta infermiera che curo’ primo paziente In Nigeria e’ morta di ebola una delle infermiere che curo’ la prima vittima del micidiale virus nel Paese. Lo ha reso noto il governo, confermando che si tratta del secondo decesso per l’ebola nel Paese. Al momento, ci sono cinque casi di contagio da ebola in Nigeria e due vittime. “Tutti i nigeriani contagiati hanno avuto contatti con il ‘paziente 1′”, Patrich Sawyer, la prima vittima di ebola nel Paese, ha specificato il ministro della sanita’, Onyebuchi Chukwu. La Nigeria e’ il piu’ popoloso Paese africano e finora era morta solo una persona, un liberiano che aveva manifestato i sintomi poco dopo essere atterrato, in transito, a Lagos. Patrick Saweyr, liberiano naturalizzato americano, lavorava in Liberia per il ministero delle Finanze. Ma domenica 20 luglio nelle quattro ore di volo tra Monrovia e Lome’, dove era atteso per una conferenza dell’Unione Monetaria ed Economica dell’Africa occidentale, si e’ sentito male (si e’ scoperto dopo che qualche settimana prima, a Monrovia, aveva visitato in ospedale una sorella, credendola affetta da una violenta diarrea: era invece contagiata di ebola e piu’ tardi e’ morta anche lei). Visibilmente sofferente, Sawyer e’ stato sbarcato e, durante lo scalo a Lagos, gli sono stati prestati i primi soccorsi, quando gia’ aveva vomitato e perdeva sangue dalla bocca. A quel punto e’ stato precipitosamente ricoverato in un ospedale nel popoloso quartiere di Obalende, sempre a Lagos, dove e’ morto il 25 luglio. Le autorita’ nigeriane hanno assicurato di star facendo di tutto per contenere il diffondersi del virus e nei giorni scorsi hanno isolato e messo in quarantena l’ospedale dove era stato ricoverato l’analista del ministero liberiano dell’economia; hanno anche cercato di rintracciare i passeggeri del suo volo, che evidentemente in aereo avevano avuto accesso alla stessa toilette da lui utilizzata. A momento, ha aggiunto il ministro, tutti i contagiati in Liberia hanno avuto contatti con questo ‘paziente 1’. AGI

 

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