Uganda: legge anti Lgbtq+, Banca Mondiale verso la sospensione dei prestiti al Paese

di claudia
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 La Banca Mondiale (Nm) interromperà i nuovi prestiti all’Uganda a causa della controversa legge anti-LGBTQ del Paese. Lo ha dichiarato l’istituto di credito stesso in una nota emessa ieri nella quale specifica che sospenderà il finanziamento di progetti in attesa di una revisione delle misure introdotte per proteggere le minoranze sessuali e di genere dalla discriminazione e dall’esclusione nei suoi progetti.

“La legge antiomosessualità dell’Uganda contraddice fondamentalmente i valori del Gruppo della Banca Mondiale”, si legge nel comunicato. “Crediamo che la nostra visione di sradicare la povertà su un pianeta vivibile possa avere successo solo se include tutti, indipendentemente da razza, genere o sessualità. Questa legge mina questi sforzi. L’inclusione e la non discriminazione sono al centro del nostro lavoro in tutto il mondo”.

L’istituto di credito aumenterà anche il monitoraggio da parte di terzi e i meccanismi di ricorso per le lamentele, “permettendoci di intraprendere azioni correttive se necessario”, ha dichiarato.

Il Gruppo della Banca Mondiale aveva già dichiarato a maggio che la legge non è coerente con i valori del finanziatore e che era “molto preoccupato” per la sua adozione.

Il presidente della BmAjay Banga, insediatosi a giugno, ha dovuto affrontare pressioni per rispondere alla legislazione, con 170 gruppi civici che hanno sollecitato “azioni specifiche, concrete e tempestive”, tra cui, appunto, la sospensione di futuri prestiti.

Le organizzazioni per i diritti umani hanno ampiamente condannato la legge anti-LGBTQ, che impone la pena capitale per “omosessualità aggravata”, un reato che include la trasmissione dell’HIV attraverso il sesso gay, e 20 anni di carcere per “promozione” dell’omosessualità.

A giugno, gli Stati Uniti hanno imposto restrizioni di viaggio ai funzionari ugandesi in risposta alla legge, firmata dal presidente ugandese Yoweri Museveni.

Museveni, che ha definito l’omosessualità un disturbo psicologico, ha respinto le critiche internazionali alla legge, che ha difeso come necessaria per impedire alla comunità LGBTQ di cercare di “reclutare” persone.

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