Tunisia, preoccupazione Ue su composizione Autorità per le elezioni

di AFRICA
tunisia

Dopo gli Stati Uniti, è l’Unione europea a esprimere preoccupazioni per la recente revisione della composizione dell’Alta autorità indipendente per le elezioni (Isie) operata dal presidente tunisino Kais Saied. In una dichiarazione rilasciata mercoledì, la delegazione dell’Unione europea in Tunisia ha sottolineato l’indipendenza dell’Isie e sollevato la questione della credibilità del processo elettorale volto al ritorno alla normalità istituzionale. 

“Seguiremo con la massima attenzione le nomine dei suoi futuri membri affinché restino garanzia del mantenimento della sua indipendenza e della sua capacità di svolgere il proprio mandato in piena trasparenza”, si legge nella dichiarazione.

Saied ha promulgato la scorsa settimana un decreto che gli consente di nominare e revocare membri dell’Isie, in particolare il suo presidente. Il provvedimento è avvenuto mentre la Tunisia si prepara a tenere un referendum sulle elezioni legislative anticipate.

L’Unione europea ha sottolineato l’importanza dell’attuazione delle riforme e di un calendario elettorale nel quadro di un dialogo che includa tutti gli attori politici e sociali al fine di garantire la stabilità e la prosperità della Tunisia.

Martedì, era stato Ned Price, portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, a dichiarare che il suo Paese è “profondamente preoccupato” per la decisione del presidente tunisino relativa alla modifica della legge sull’Alta Autorità indipendente per le elezioni. Ned Price ha ritenuto estremamente importante l’esistenza di un organo elettorale indipendente, visto il ruolo affidatogli dalla Costituzione, in particolare nell’organizzazione del referendum e delle elezioni legislative in Tunisia.

“Perché sono così preoccupati per le scelte fatte in Tunisia? Eppure noi non abbiamo mai criticato le loro scelte…”: è stato il commento del presidente tunisino Kais Saied, riferendosi a questi messaggi delle diplomazie di Usa ed Unione europea sulla questione.

Secondo Mosaique Fm, Saied ha dichiarato:  “Sono state fornite tutte le garanzie riguardo al referendum e alle elezioni e sono ancora preoccupati. Alcuni di loro propongono persino un aiuto con persone che si dicono esperti. Siamo in grado di fornire loro dei veri esperti”. 

Il 25 luglio Saied ha licenziato il primo ministro Hichem Mechichi, ha sospeso il parlamento, che ha definitivamente sciolto di recente. Saied si è basato sull’articolo 80 della Costituzione che prevede misure eccezionali in caso di pericolo imminente per la sicurezza nazionale. Vige uno stato d’eccezione in attesa di elezioni anticipate e di un referendum sulla Costituzione, voluto da Saied. Più recentemente, ha sostituito il Consiglio superiore della magistratura. Diverse Ong, oppositori, partiti politici, magistrati e avvocati temono una deriva autoritaria, tuttavia nei sondaggi Saied rimane in testa nelle preferenze. 

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