Togo: Amnesty e Rsf chiedono la liberazione di due giornalisti detenuti

di claudia

Ferdinand Ayité e Joel Egah “devono essere immediatamente rilasciati e la sorveglianza giudiziaria di Isidore Kouwonou deve essere revocata”: lo ha dichiarato Fabien Offner, ricercatore per l’Africa occidentale presso Amnesty International, reagendo all’arresto dei tre giornalisti togolesi venerdì, accusati di diffamazione e oltraggio all’autorità. Anche Reporter senza frontiere (Rsf), in un comunicato, chiede la liberazione dei due giornalisti.

Amnesty definisce “arbitraria” la detenzione di Ayité ed Egah (Kouwonou è stato rilasciato nel frattempo) e accusa le autorità di Lomé di voler  mettere a tacere le voci critiche nei confronti del potere. “Sono stati presi in custodia solo per aver fatto commenti su L’Autre Journal, in onda su YouTube sul canale di L’Alternative, in cui criticavano due ministri dell’attuale governo.

Ferdinand Ayité, direttore della pubblicazione del giornale “L’Alternative”, e Joel Egah, direttore di pubblicazione del giornale “Fraternité” sono stati rinviati a giudizio il 10 dicembre dopo la loro convocazione e l’interrogatorio a Lomé, la capitale del Togo, a seguito di una denuncia per oltraggio all’autorità e diffamazione e diffusione di bugie, secondo il loro avvocato.

“I commenti fatti da questi due giornalisti non dovrebbero essere la base per il loro arresto o per qualsiasi procedimento penale. Mentre i reati di stampa sono stati depenalizzati per quasi 20 anni in Togo, la libertà di stampa è in pericolo nel Paese”, denuncia il rappresentante di Amnesty.

L’organizzazione ricorda che questi arresti sono avvenuti tra frequenti vessazioni subite dalla stampa critica del governo dall’inizio dell’anno. “Arrivano anche cinque mesi dopo la rivelazione che il nome del giornalista Ayité era nell’elenco delle personalità togolesi suscettibili di essere oggetto di sorveglianza, rivelato dal Progetto Pegasus. Anche i rispettivi giornali di Ayité ed Egah sono stati sospesi dalle autorità”.

I reati di stampa sono stati depenalizzati nel 2004, ma l’articolo 3 del Codice della stampa adottato nel 2020 esclude i social network dal suo campo di applicazione. Il diritto alla libertà di espressione è invece tutelato dall’articolo 19 del dal Patto internazionale sui diritti civili e politici e dall’articolo 9 della Carta africana dei diritti dell’uomo e dei popoli, che il Togo ha ratificato.

Per il capo dell’ufficio Africa di Rsf, Arnaud Froger, la detenzione di questi giornalisti costituisce una “flagrante e vergognosa elusione della legge sulla stampa”. Il diritto che spetta ai giornalisti nei media tradizionali, dice, “dovrebbe valere anche per chi pratica online. È evidente che i fatti contestati rientrano nell’esercizio della loro funzione. Questi giornalisti non hanno quindi niente da fare in carcere. Chiediamo il loro rilascio”.

Condividi

Altre letture correlate: