Sudan, segnali di disgelo con Israele e Usa

di AFRICA
Mike Pompeo

Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, è arrivato oggi in Sudan: è la prima visita ufficiale da parte di un funzionario americano nel Paese dalla deposizione dell’ex leader autocratico Omar al-Bashir.  Pompeo è anche il primo segretario di Stato americano a recarsi in visita nello Stato africano dal 2005, quando arrivò Condoleeza Rice. Obiettivo della visita di Pompeo è normalizzare i rapporti diplomatici tra il Sudan e Israele e mostrare il sostegno degli Stati Uniti alla fragile transizione del Paese verso la democrazia. Il segretario di Stato inoltre discuterà la rimozione del Sudan dalla lista dei Paesi sponsor del terrorismo degli Usa.

Mentre era in viaggio, Pompeo ha oggi twittato: «Sono fiero di essere a bordo del primo volo diretto da Israele al Sudan». Il Sudan ha aperto ad Israele il suo spazio aereo a marzo. La decisione è arrivata dopo un incontro in Uganda tra il primo ministro Benjamin Netanyahu e il leader sudanese Abdel Fattah al-Burhan a febbraio, che sembrava preannunciare un accordo di normalizzazione dei rapporti tra i due Paesi. Tuttavia il governo sudanese, questa settimana, ha negato che il Paese firmerà un simile accordo con Israele, considerato una forza occupante nei Territori palestinesi.

Alla domanda se Pompeo avrebbe annunciato una svolta in Sudan come la normalizzazione dei legami con Israele o la rimozione delle sanzioni statunitensi, un funzionario americano a bordo del volo di Pompeo ha detto: «È possibile che venga fatta la storia». I legami con Israele sono una questione delicata in Sudan, che era tra i duri nemici di Israele sotto il regime di Bashir. Il 19 agosto, peraltro, il Sudan ha annunciato di aver licenziato il portavoce del ministero degli Esteri per aver definito la decisione degli Emirati Arabi Uniti di essere stato il terzo Paese arabo a normalizzare le relazioni con Israele «un passo coraggioso».

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