Sudafrica, tredici murales per salvare gli oceani

di claudia

In occasione della giornata dedicata agli oceani, che si celebra oggi, il Sudafrica ha annunciato la sua collaborazione con l’organizzazione globale senza scopo di lucro PangeaSeed Foundation, per la realizzazione di tredici o più murales intorno alla Penisola del Capo. Lo scopo è quello di sensibilizzare e smuovere, attraverso la bellezza e l’impatto artistico-emotivo delle immagini, un atteggiamento responsabile verso una risorsa naturale da difendere. Un’azione quanto mai urgente: entro il 2050 – si legge sul sito di Seawalls – ci sarà più plastica che pesce nell’oceano. Sono otto milioni le tonnellate di plastica che ogni anno finiscono negli oceani.

Si chiama “Sea Walls: Artists for Oceans South Africa” ​​il progetto che si concluderà a novembre di quest’anno il progetto artistico e attivista frutto di una collaborazione tra SJ Artists e l’hub multimediale oceanico Wavescape. I due hanno collaborato con l’organizzazione globale senza scopo di lucro PangeaSeed Foundation.

Diversi artisti sono stati coinvolti nell’iniziativa che porterà ad abbellire i muri intorno alla Penisola del Capo, con immagini ispirate all’oceano. Una sinergia tra arte e attivismo che il fondatore di PangeaSeed Foundation ha definito “ARTivismo”. I murales intendono evocare una connessione forte con la flora e la fauna oceaniche per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi critici di una risorsa naturale fondamentale come l’oceano. Per comprendere l’urgenza di azioni attiviste per salvare gli oceani, basta soffermarsi sui numeri: entro il 2050 – si legge sul sito di Seawalls – ci sarà più plastica che pesce nell’oceano. Sono otto milioni le tonnellate di plastica che ogni anno finiscono negli oceani. Ogni pezzo di plastica mai creato esiste ancora in qualche forma o forma.

Il Sudafrica non è l’unico Paese coinvolto nell’iniziativa, che ha già toccato 19 paesi con più di cinquecento murales già realizzati.

Tra gli artisti locali coinvolti per ora ci sono: Marti Macfly, Dbongz e Dirty Native. “Gli oceani del nostro pianeta ci sostengono, non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Senza di loro, saremmo perduti”, ha commentato Colin Whitehead di Whiteheads Painting Contractors, che preparerà le pareti per i murales.

Sea Walls accoglie con favore l’assistenza per l’alloggio per i membri del team e gli artisti in visita. Per maggiori informazioni : https://seawalls.org/

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